• Uso di Internet in adolescenza: dipendenza o svolgimento dei compiti di sviluppo?

    Fonte: Modelli della Mente 1/2023 – Autori Tonino Cantelmi e Annunziata Rizzi La relazione tra uso di Internet e svolgimento dei compiti di sviluppo in adolescenza è un ambito centrale della ricerca attuale in psicologia. Nel dibattito scientifico si confrontano vari approcci teorico-esplicativi che suscitano interessanti questioni e prospettive. La presente ricerca ha inteso approfondire questa tematica attraverso l’utilizzo di due test che indagano il costrutto di dipendenza da Internet (UADI-2) e i compiti di sviluppo in adolescenza (TCS-A). I risultati appaiono rilevanti anche dal punto di vista clinico e applicativo e si inseriscono a pieno titolo nel filone della cyberpsicologia che riconosce Internet come terreno fertile per lo svolgimento dei compiti di sviluppo in adolescenza.

  • Tecnodipendenze, analisi della letteratura e ipotesi per un progetto

    La rivista dal Fare al Dire pubblica un articolo che affronta il tema delle Dipendenze da tecnologia, un’ulteriore frontiera di lavoro per i Servizi specialistici. Anche in questo articolo vengono citati i lavori del Prof. Tonino Cantelmi.

  • The machine transforms the brain. Analog and digital connect

    Lo psichiatra e psicoterapeuta spiega come cambia il nostro modo di pensare. Sbaglieremmo a vedere l’intelligenza artificiale come qualcosa di circoscritto, essendo questa un fenomeno molto più che tentacolare, con risvolti non secondari anche sulla componente psichica. Ne parliamo perciò con il professor Tonino Cantelmi, tra i maggiori psichiatri e psicoterapeuti contemporanei, che per primo in Italia ha studiato l’impatto della tecnologia digitale sulla mente umana. Fonte: Il giornale del 25/09/2024 – Articolo di Angela Bubba. Leggi anche la versione in inglese

  • Trasformazioni e alterazioni della sfera affettiva nella società “tecnoliquida”

    Proponiamo un articolo pubblicato sulla rivista “Per la filosofia”, in questo contributo vengono prese in considerazione le trasformazioni e le alterazioni della dimensione affettiva umana proprie del contesto socio-antropologico della “tecnoliquidità”, categoria con la quale lo psichiatra Tonino Cantelmi ha definito la socie-tà post-moderna. L’ autore analizza i contorni della condizione tenoliquida, caratterizzata dalla tendenza narcisistica e dalla atrofizzazione della sfera emotiva della persona. In particolare, a partire dall’argomentazione di Cantelmi, vengono discusse le interazioni tra rivoluzione digitale, lo smarrimento identitario dell’Io e le dimensioni costitutive dell’Esserci, dell’Essere-con e dell’Essere-per, proprie dell’affettività umana. Infine, si mostra il ruolo fondamentale che l’educazione della sfera affettiva assume per il compimento esistenziale della persona umana.

  • Uso, abuso e dipendenza da Internet

    La scala UADI (Uso, Abuso e Dipendenza da Internet) è il primo strumento psicodiagnostico ad essere stato realizzato in Italia, presso l’Università “La Sapienza” di Roma, per la diagnosi del disturbo IAD (dipendenza da internet), progettata e convalidata da Tonino Cantelmi e i suoi collabortatori su un campione di 241 soggetti. Gli Autori si sono proposti di costruire uno strumento italiano che possa indagare il complesso rapporto tra Internet e fenomeni psicologici correlati (atteggiamenti, motivazioni, emozioni, comportamenti, sintomi) attraverso un approccio ampio che valuti i rischi psicopatologici dell’abuso della Rete.

  • Cyberspazio & Addiction – nuove droghe e nuove forme di dipendenza

    La Rivista “Dal dire al fare” ha dedicato uno spazio permanente alle Nuove forme di Dipendenza, con o senza sostanze, che sempre più vanno diffondendosi in ogni parte del mondo. In questo numero hanno ospitato un contributo volto a riflettere sull’addittività del mondo digitale, sulle molteplici forme sotto cui tale pericolo può manifestarsi, e su come – riprendendo parte delle conclusioni dell’articolo – «gli operatori del settore debbano riflettere sul proprio ruolo, su come questo si sia trasformato e su come la psicopatologia si stia modificando in relazione all’introduzione della tecnologia nell’uso quotidiano della nostra vita». L’articolo cita anche i diversi lavori del Prof. Tonino Cantelmi

  • Il transito nella tecnoliquidità postmoderna: la rete dai confini incerti e dalla potenzialità straordinarie

    Fonte: Insight – La cultura dell’altro n. 9 /2022 – In questa modernità liquida e postmoderna crollano le gerarchie dei valori, le identità vacillano e si virtualizzano, come anche le emozioni, l’amore e l’amicizia. La virtualizzazione è diventata la forma privilegiata di interazione nonché la forma massima di ambiguità, che consente il superamento di vincoli e confronti. Eppure, qualcosa non funziona. Lo avvertiamo dall’incredibile aumento del disagio psicologico che si espande nella popolazione, dal disorientamento dilagante, dall’incremento di consumo di alcol e sostanze stupefacenti, soprattutto dagli stessi giovani che popolano il mondo di Instagram e TikTok, dall’affermarsi della cupa cultura della morte, dall’inquietante incremento di suicidi, come anche dimostrano le tragiche challenge sui social, dal proliferarsi dei cosiddetti “haters” dal malessere diffuso. Nell’epoca dell’identità fluida e della crisi della relazione interpersonale si abbatte Il senso di felicità dell’uomo contemporaneo. Fonte: Insight – La cultura dell’altro n.9

  • Instagram filters and outcomes on mental health

    ll poster di Lucia De Rose propone una metodologia di studio che intende indagare natura, limiti e potenzialità di un approccio finalizzato a comprendere le possibili conseguenze che l’utilizzo degli effetti e dei filtri nelle stories di Instagram possano determinare a carico di users e viewers.

  • Smartphone addiction across the lifetime during Italian lockdown for COVID-19

    La nomofobia (no-mobile-phobia o sindrome da disconnessione) è la paura di non poter utilizzare il proprio cellulare, di non essere connessi o rintracciabili. Una forma di dipendenza, caratterizzata dall’uso eccessivo dello smartphone dovuto alla costante necessità di consultarlo per visualizzare notifiche e aggiornamenti. La presente ricerca, condotta durante l’emergenza da COVID-19, ha ipotizzato che il periodo di lockdown abbia favorito l’aumento dell’uso improprio del cellulare. Nell’articolo è citato anche il lavoro del prof. Tonino Cantelmi e del dr. Emiliano Lambiase.

  • Gli strumenti del contrasto al fenomeno delle challenge

    Un articolo pubblicato sulla rivista scientifica del CSC affronta il fenomeno delle challenge, giochi basati su sfide e prove di coraggio, inizialmente blande, che conducono nel breve tempo ad atti di natura autolesionista. In un epoca contemporanea i bambini e gli adolescenti non vivono solo in contesti reali, ma anche “altrove”, in mondi virtuali che diventano sempre più accattivanti con il progredire della tecnologia. Con l’arrivo della pandemia Covid-19 si trovano in realtà immersi prevalentemente nel mondo virtuale. La velocità dell’evoluzione tecnologica e il cambiamento delle modalità di comunicazione online, non ha permesso ai “cittadini digitali” di scindere consapevolmente i comportamenti ammissibili in rete da quelli problematici e potenzialmente dannosi. Così, parallelamente all’uso consapevole e intelligente della rete Internet, si è sviluppato e diffuso un uso distorto e improprio, il cui confine appare spesso labile e pericoloso. Nell’articolo è citato anche lo psichiatra Tonino Cantelmi.

  • Internet-dipendenza

    Il Portale dell’Enciclopedia italiana Treccani ha inserito nella sezione dedicata ai neologismi il termine “Internet-dipendenza” per indicare il bisogno compulsivo di collegarsi alla rete telematica e di utilizzarne i servizi. Nella definizione è citato anche il lavoro del prof. Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta.

  • La mente tecno-liquida ai tempi di internet

    Psicologia contemporanea ospitò nel ’98 il primo articolo in italiano di quattro casi di dipendenza da Internet presentati dal prof. Tonino Cantelmi. A distanza di anni lo psichiatra propone nella stessa rivista, un nuovo ed interessante articolo su “La mente tecno-liquida ai tempi di internet” nel quale illustra le caratteristiche della “società incessante” in cui oggi viviamo, nonché il funzionamento del nuovo sistema cervello/mente digitale.

  • Tonino Cantelmi’s scientific contributions

    ResearchGate propone alcuni contributi scientifici del prof. Tonino Cantelmi. Leggi gli articoli.

  • The Digital Addiction Scale for Children: Development and Validation

    È un fatto ormai conclamato che nella società moderna l’uso di dispositivi digitali, come smartphone, tablet, TV e videogiochi, sia sempre più diffuso tra le nuove generazioni, già a partire dalla tenera età. Di conseguenza, l’esigenza di una diagnosi precoce del rischio di dipendenza digitale tra i bambini sta diventando quanto più necessaria. Nel presente studio che proponiamo, è stata sviluppata e validata una scala psicometrica (Digital Addiction Scale for Children – DASC) in grado di valutare il comportamento dei bambini dai 9 ai 12 anni associato all’uso dei dispositivi digitali, tra cui videogiochi, social media e messaggi di testo.

  • Identità tecno-liquide: l’amore e l’amicizia ai tempi di internet

    Proponiamo la lettura di un interessante articolo del prof. Tonino Cantelmi dal titolo “Identità tecno-liquide: l’amore e l’amicizia ai tempi di internet” pubblicato nella rivista “Insight” dell’Accademia delle Belle Arti di Roma. Il testo presentato sviluppa i temi legati alla mutevolezza dell’identità e della relazione nell’epoca tecnoliquida ed esplica le principali dimensioni estetiche che soddisfano alcuni bisogni dell’uomo post-moderno.

  • Cybersex: An insidious addiction

    “Cybersex: una dipendenza insidiosa” è il titolo dell’articolo che tratta il tema della dipendenza da sesso virtuale. Il tempo dedicato alla navigazione in rete tende ad espandersi ed essa è sempre più facilmente disponibile, portando ad un aumento significativo di questa dimensione nella vita del dipendente. Come sostiene il professor Tonino Cantelmi, stiamo affrontando un’emergenza coperta dal silenzio e dalla solitudine, eppure è estremamente insidioso perché mina non solo le relazioni delle coppie, ma anche la capacità dell’individuo di avere relazioni sane e, nei casi più gravi, di affrontare e vivere la realtà. Si propone l’articolo in inglese.

  • Iperconnessione

    Basta fare un viaggio in treno, guardarsi intorno in una stanza d’attesa o alla fermata di un bus per capire che qualcosa non va: siamo tutti con lo sguardo fisso sullo schermo del nostro smartphone. Del resto, in quella piccola scatolina piatta c’è tutto un mondo: dalle mail ai social alle app di messaggistica e di intrattenimento, alla musica e a molto altro ancora. Il problema sorge quando quel mondo diventa l’unico. Allora, diventano guai. Per tutti: adulti, adolescenti e bambini. “Come spiega Tonino Cantelmi dell’Università Europea di Roma – siamo alle soglie di una mutazione antropologica e i fenomeni che chiamiamo patologici vanno compresi all’interno di questo cambiamento”.

  • Modalità di apprendimento dei millennials e della generazione Z

    Nel nuovo numero della rivista “PuntoSicuro” si parla della differenza tra la Generazione “Y” (i nati tra gli anni ’80 e 1995) e Generazione “Z” (i nati dal 1995 al 2018) e di come la tecnologia abbia modificato anche le modalità di apprendimento delle nuove generazioni. Nell’articolo é citato anche il prof. Tonino Cantelmi, studioso dell’impatto della tecnologia digitale sul cervello umano, lo psichiatra afferma che le nuove generazioni hanno sviluppato un apprendimento interattivo e non riesco più a tollerare altre modalità di studio.

  • L’incapacità consensuale tra innovazione normativa e progresso scientifico – Can. 1095, Mitis iudex e DSM-5 (Annales)

    Proponiamo il contributo del Prof. Tonino Cantelmi apparso nella recente pubblicazione a cura dell’Arcisodalizio della Curia Romana. La recente riforma del processo matrimoniale canonico, introdotta con il Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus, e le nuove acquisizioni della scienza psichiatrica, di cui si è avuto riscontro nella diversificazione dei modelli proposti dal DSM-5, hanno offerto lo spunto per una nuova, articolata riflessione sulla vasta tematica della incapacità consensuale.

  • Ragazzi sul web senza controllo

    I dati dell’indagine sul cyberbullismo e sull’utilizzo dei social, elaborati dai ricercatori del Moige che ho avuto l’onore di coordinare, hanno evidenziato aspetti interessanti (e a tratti inquietanti). Ne riporto alcuni. Il campione di ricerca è stato costituito da 2.778 ragazzi dagli 8 ai 18 anni. Abbiamo cioè valutato anche i bimbi ed abbiamo scoperto che verso gli otto anni inizia una progressiva “smartphonizzazione” dei bambini, che si conclude a 11 anni, quando tutti, ma proprio tutti, hanno lo smartphone a disposizione. Prima degli otto anni hanno però usato tablet, pc, cellulari dei genitori. È una generazione supertecnologica e iperconnessa….

  • TEST UADI: istruzioni per l’uso e test con item aggiornati

    Pubblichiamo il Test U.A.D.I. (Uso, Abuso e Dipendenza da Internet) con alcuni Item aggiornati e una guida semplificata all’uso del Test, tratta dal volume Avatar di Tonino Cantelmi et al., il Test UADI (Uso, Abuso, Dipendenza da Internet) è stato realizzato presso l’Università “La Sapienza” di Roma, e rappresenta tutt’oggi l’unico strumento italiano sulla dipendenza da internet ad essere validato sulla popolazione. Gli Autori (Del Miglio, Gamba e Cantelmi) si sono proposti di costruire uno strumento italiano che possa indagare il complesso rapporto tra Internet e fenomeni psicologici correlati (atteggiamenti, motivazioni, emozioni, comportamenti, sintomi) attraverso un approccio ampio che valuti i rischi psicopatologici dell’abuso della Rete.

  • LA TEORIA DELLA TECNOLIQUIDITÀ: una review critica

    La tecnoliquidità è un termine coniato da Tonino Cantelmi, medico psichiatra, psicoterapeuta, scrittore, allievo di Vittorio Guidano e fondatore della scuola di psicoterapia ad indirizzo cognitivo-interpersonale di Roma, per definire gli effetti dell’ interazione della società liquida, come teorizzata da Bauman, con la diffusione della rivoluzione digitale. Questa interdipendenza si declina in tre elementi fondamentali: la velocità, il narcisismo e l’ambiguità, che caratterizzano le nuove modalità cognitive, relazionali e di costruzione dell’identità dell’homo tecno-digitalicus immerso nell’era digitale.

  • UADI – Uso, Abuso e Dipendenza da Internet

    La scala UADI (Uso, Abuso e Dipendenza da Internet) è il primo strumento psicodiagnostico ad essere stato realizzato in Italia per la diagnosi del disturbo IAD (dipendenza da internet), progettata e convalidata da Tonino Cantelmi e i suoi collaboratori nel 2001 su un campione di 241 soggetti.Tale scala è composta da 80 item che indagano non solo il numero di ore trascorso in rete e il loro impatto sulla vita reale (come precedentemente proposto dal questionario della Young), ma anche i sintomi che il soggetto sperimenta nei momenti in cui è on- e off-line, e il particolare sistema motivazionale attivato dall’uso della rete; Cantelmi infatti riconosce il fattore che mantiene in essere la dipendenza nella capacità della rete di soddisfare molteplici bisogni dell’individuo, in particolare quelli della scala di Maslow, quali il bisogno di relazionarsi con altri, il bisogno di appartenenza, il riconoscimento sociale, e l’autorealizzazione. Proponiamo 2 articoli pubblicati da “Journal of Psychopathology”

  • La crisi strisciante delle relazioni

    La rivista mensile “formiche”, gennaio 2018, nella sua sezione “idee” ha approfondito il rapporto tra mente e tecnologia, intitolando lo spazio: “l’uomo è stato tratto in rete”. Tra i contributi anche quello del prof. Cantelmi. “L’esplodere della rivoluzione digitale è come se avesse intercettato una crisi della relazione in parte già esistente. e al tempo stesso ne avesse accelerato drammaticamente lo sviluppo. Alla base della crisi della relazione interpersonale ci sono almeno tre fenomeni: l’incremento del tema narcisistico nelle società postmoderne; il fenomeno del sensation seeking, caratterizzato da una sorta di ricerca di emozioni, anche estreme; il tema dell’ambiguità, cioè la rinuncia all’identità e al ruolo in favore di una assoluta fluidità dell’identità stessa e dei ruoli”. Dal contributo Cantelmi intitolato “La crisi strisciante delle relazioni”. Leggi tutto l’articolo

  • Tecnoliquidità: nuovi scenari (evolutivi?) per la salute mentale

    In questo lavoro, gli autori (Tonino Cantelmi ed Emiliano Lambiase) hanno voluto analizzare la novità e gli aspetti fondamentali positivi e negativi, di quella che è stata chiamata “Rivoluzione digitale” e della società tecnoliquida, mettendo in luce come queste esaltano e plasmano alcune caratteristiche dell’uomo liquido: il narcisismo, la velocità, l’ambiguità la ricerca di emozioni e il bisogno di infinite relazioni “light”. Gli autori si sono concentrati sull’impatto che la Rete detiene sulle cognitive functions, in particolar modo su attenzione, memoria e apprendimento. Rispetto all’apprendimento, studi longitudinali hanno messo in luce come l’utilizzo del computer a scuola determini un calo dei risultati sia nella scrittura che nella lettura non dando la possibilità all’alunno di stimolare tracce mnemotecniche motorie che si attivano nella percezione della lettura e che ne facilitano il riconoscimento visivo. Inoltre vengono brevemente descritte le manifestazioni patologiche conseguenti all’eccessivo utilizzo della tecnologia digitale: ansia, depressione, fobie sociali, insonnia ed altre.

  • Cosa rende umano un essere umano?

    L’ibridazione uomo-macchina sta già avvenendo tanto da domandarci cosa rende “umano” un essere umano. Esiste un limite invalicabile? Se e quando sarà possibile il mind-uploading, il trasferimento della mente cosciente su un dispositivo non biologico, saremo ancora “umani”? Qual è il destino della “specie umana” dopo la Singolarità quando le macchine avranno facoltà intellettive superiore alle nostre? Esiste, in definitiva, un residuo umano irriducibile a qualsiasi trasformazione?

  • Nomofobia portami via…

    Sono le 7:30 del mattino, tra pochi minuti passa il tuo autobus e tu ancora non sei pronto: controlli sull’app la distanza tra il tuo pullman e la tua casa, da un’occhiata a WhatsApp, un salto su Facebook, un selfie per i tuoi follower di Instagram, poi uno sguardo all’orario. Non hai tempo, devi recuperare: ti lavi i denti e infili i primi vestiti che trovi sulla sedia, prendi tutto quello che hai sulla scrivania e senza fare alcuna distinzione tra libri di scuola e l’ultimo numero di Rat-man ficchi tutto nello zaino, poi cominci a correre. “Il telefonino non è esattamente un telefono: è parte integrante dell’identità dell’uomo tecnoliquido” sostiene Tonino Cantelmi

  • Internet: la dipendenza dei Millennials

    “La verità è che stiamo tutti entrando nel tunnel”. Parola di Tonino Cantelmi, psichiatra e professore dell’unica cattedra di cyberpsicologia in Italia, secondo cui la dipendenza da internet colpisce proprio tutti e i numeri ne sono la prova. I dati raccolti dalla società statunitense Dscout’s parlano chiaro: in media tocchiamo lo schermo del nostro telefonino 2.617 volte al giorno, per un totale di circa cinque ore su ventiquattro. Una persona su dieci si preoccupa di controllare il telefono anche la notte e, lo conferma l’Istat, non sappiamo rinunciarvi nemmeno alla guida: quattro incidenti gravi su cinque sono, infatti, causati dall’uso compulsivo dei social al volante.

  • Internetmaniaci

    In Terris dedica un pezzo, a firma di Irene Ciambezi, alla internet mania e agli adolescenti. Ed è così per gli adolescenti: quando diventano dipendenti mettono la testa fuori dalla camera solo per mangiare anzi, in assenza dei genitori sempre più impegnati fuori per lavoro, si abituano anche a portarsi i viveri sotto il letto e si dimenticano persino di lavarsi. La Iad li porta pian piano a lasciare la scuola e pure lo sport. D’altra parte si sono abituati a star svegli fino alle 4 del mattino ed essere incollati al computer o allo smartphone per 18 ore al giorno. Nell’artico cita gli studi effettuati dal Prof. Cantelmi.

  • Cyber-Dipendenti. I nuovi schiavi del web

    Avvenire intervista lo psichiatra Tonino Cantelmi: “la tecnologia digitale è un mondo da abitare che modifica radicalmente le nostre dimensioni affettive, volitive e cognitive. Cambia lo sviluppo dei bambini. Il virtuale piò essere molto reale, fino a rimanerci invischiati … La connessione ha sostituito la relazione. Ma i social illudono e ci lasciano più soli. E non possono placare il bisogno dell’uomo di incontro reale col prossimo”. Leggi l’intervista

  • I problemi della società contemporanea attraverso le immagini del noto illustratore John Holcroft

    Alcuni illustratori hanno ben evidenziato, spesso con immagini forti, in che modo si sia modificata la nostra vita. Uno di essi, John Holcroft, che esercita da tempo la professione di illustratore satirico per la BBC, il Guardian e il Financial Times, ha creato delle immagini retrò molto amare per rappresentare ciò che nella società odierna, invasa da social network e apparente benessere, vi sia di sbagliato e talvolta di tristemente ridicolo. La sua tecnica, basata sull’imitazione dello stile di locandine pubblicitarie degli anni ’50, riesce attraverso la forza delle immagini a sintetizzare le contraddizioni che agitano una società sottomessa ad un sistema osservato dal noto illustratore britannico con occhi disincantati e sarcastici. «Siamo sempre più connessi, più informati, più stimolati ma esistenzialmente sempre più soli». Tonino Cantelmi

  • Navigo, dunque sono! Nuove tecnologie e nuove dipendenze

    ‘Navigo dunque sono!’ è il primo report ragionato di una ricerca a più stadi realizzata direttamente in situazione presso un Istituto superiore dagli stessi insegnanti del gruppo di studio e di ricerca ‘X-School’: l’obiettivo di comparare la condizione digitale degli studenti locali con quella dei loro coetanei nazionali e internazionali si trasforma nella constatazione che oltre ai vantaggi possono essere condivise anche le medesime dinamiche di rischio di questa condizione. Nel testo vi sono anche dei riferimenti agli studi del prof. Tonino Cantelmi.

  • Stati Generali della Scuola Digitale: protagoniste le esperienze nella scuola italiana

    “La rivoluzione digitale è tale perché la tecnologia è divenuta un ambiente da abitare, una estensione della mente umana, un mondo che si intreccia con il mondo reale e che determina vere e proprie ristrutturazioni cognitive, emotive e sociali dell’esperienza, capace di rideterminare la costruzione dell’identità e delle relazioni.” A parlare è lo psichiatra Tonino Cantelmi e le sue parole riflettono l’evoluzione della società che ogni giorno muta e si trasforma, influenzata dalle nuove tecnologie.

  • Uso dei social network e depressione, una «spirale» infinita che causa dipendenza patologica negli adulti

    Uno studio Usa del 2016 ha analizzato il comportamento online di alcuni utenti. I risultati evidenziano come gli individui entrino in una vera e propria spirale patologica, che li porta a sviluppare quella che viene definita “dipendenza da internet”, ovvero un disturbo psichiatrico strettamente collegato alla depressione. A tal proposito è interessante leggere il caso clinico di A. descritto nell’articolo “Le dipendenze comportamentali” del 2004 di T. Cantelmi, E. Lambiase e A. Sessa pubblicato sulla rivista Psicoobiettivo edita dalla FrancoAngeli.

  • LA ADICCIÓN A INTERNET

    E’ ormai scontato affermare che la tecnologia, e in particolare modo internet, ha ruolo fondamentale nella quotidianità di tutti noi, tanto che le patologie sociali stanno invadendo anche il cyberspazio, andando così a definire delle nuove patologie come la “dipendenza da Internet” o gioco d’azzardo patologico on line (oggi l’unico inserto nel DSM 5). Queste sono definite “dipendenze senza sostanza” o meglio ancora “dipendenze comportamentali”. Proponiamo un articolo in spagnolo che ripercorre le tappe della teorizzazione scientifica rispetto a queste nuove forme di Addictions. L’articolo cita il Prof. Cantelmi che nel 1999, nel corso di un convegno, ha presentato i primi casi clinici di dipendenza da internet.

  • Interrupted Dialogue

    I nuovi mezzi di comunicazione, specialmente internet e i media web 2.0, contribuiscono a creare nuovi spazi per la socialità. Eppure l’individuo sembra essere sempre più solo e alienato dalla società. Questo è l’argomento cardine dell’articolo Interrupted Dialogue, a cura di Bogdan Zeler e pubblicato sull’ Academic Journal of Interdisciplinary Studies, 2015. L’autore riprende nel suo articolo il concetto di Tecnoliquidità di Tonino Cantelmi. Proponiamo l’articolo in inglese.

  • La dipendenza dal web

    Proponiamo un articolo interessante dal titolo “la dipendenza dal web”, a cura di Claudia Di Lorenzi e pubblicato dalla rivista trimestrale dell’Aiart La Parabola. “In Italia, il primo ad occuparsi dell’impatto della tecnologia digitale sulla mente umana è stato lo psichiatra Tonino Cantelmi, che introdusse l’espressione IPR, Internet Related Patology, per definire una serie di disturbi appartenenti alla categoria delle patologie correlate all’uso di Internet, come la dipendenza da gioco d’azzardo on line, da cyber- relazioni e da una quantità eccessiva d’informazioni. Cantelmi è autore insieme a Massimo Talli del primo articolo sul tema apparso in Italia, pubblicato dalla rivista scientifica “Psicologia Contemporanea” (Cantelmi, Talli, 1998): qui “l’lnternet Addiction Disorder (IAD) è definito come “una dipendenza concreta” che “provoca problemi sociali e relazionali, una sorta di patologia caratterizzata da sintomi che potremmo definire astinenziali e problemi economici. Se all’inizio l’utente avverte solo il bisogno di aumentare il tempo trascorso a navigare in Rete, con il passare del tempo s’instaura, in modo subdolo, la consapevolezza di non poter più riuscire a sospendere, o quanto meno ridurre, l’uso di Internet”.

  • Mutación antropológica en la juventud

    Sono sempre più gli studiosi che sostengono la teoria di una vera e propria mutazione antropologica delle nuove generazioni, atteggiamenti adattivi nuovi e cambiamenti della mente umana accelerati anche, e soprattutto, dalle nuove tecnologie. José Rafael Prada, nel suo volume “Radiografía del joven hoy – Mutación antropológica en la juventud” si rifà al concetto introdotto dal Prof. Cantelmi relativo alle relazioni tecnomediate “…El psiquiatra italiano,Tonino Cantelmi, (2011, 131)15, – scrive l’autore – pionero del impacto de la tecnología digital en el cerebro humano, afirma: La relación personal “face to face” parece haber de- jado el puestoa formas de tecnomediación, que agradan más al hombre ya la mujer actuales. …”

  • Tradimento on line – Limite reale e virtuale dell’amore

    Nel 2005 Tonino Cantelmi e Francesca Orlando affrontano il tema del tradimento online. Può considerarsi vero tradimento quello che avviene esclusivamente in chat? Perché chatta chi è impegnato in un rapporto di coppia che sembra appagante e completo? Un amore senza volto può travolgere la vita della coppia? E’ riportata anche una breve intervista che il Prof. Cantelmi ha rilasciato a Kataweb dopo la pubblicazione del volume e un video di una trasmissione televisiva, più recente, dedicata interamente al tradimento online.

  • Effetti dell’uso della tecnologia digitale sul cervello e sulla psiche

    Nel 2002 il portale Dronet pubblica un interessante volume che affronta i vantaggi e le problematiche che derivano dalle nuove tecnologie a cura di Giovanni Serpelloni, Ermanno Ancona e Lorenzo Rampazzo (Bonaccorso Editore). Un capitolo del volume è dedicato agli effetti dell’uso della tecnologia digitale sul cervello e sulla psiche. Una revisione delle evidenze e due proposte. Dronet è il portale web a valenza nazionale sulle dipendenze, realizzato nel 2001 con il Coordinamento delle Regioni sulle tossicodipendenze e accreditato dal Ministero della Salute.

  • Presi nella rete: intossicazione e dipendenza da Internet

    Calderini Edagricole, 2000 – 214 pagine. “Presi nella rete: intossicazione e dipendenza da Internet” è il primo libro internazionale che affronta il tema della dipendenza psicologica da internet, pubblicato anche in Italia con la prefazione di Tonino Cantelmi. Sei Internet dipendente? Fai il test di autoanalisi proposto da Kimberly S. Young

  • Internet Addiction Disorder – Dipendenza da internet

    È il primo articolo apparso in Italia sulla dipendenza da Internet a cura di Tonino Cantelmi e Massimo Talli, nell’articolo viene presentato il fenomeno della IAD e i primi casi di dipendenti dalla rete.

  • L’Internet-Dipendenza

    Nel settembre del 1998 Tonino Cantelmi e Alessia D’Andrea pubblicano un breve saggio intitolato “L’ Internet- dipendenza”, ospitato nel Volume “La Realtà del Virtuale”, a cura di Jader Jacobelli. Il libro raccoglie i contributi dati da diversi autori in occasione dell’”Information Day”, edito Laterza.

  • Le dipendenze comportamentali

    Tra i disturbi mentali che ultimamente si stanno diffondendo sempre più rapidamente ci sono le dipendenza comportamentali. Tra queste ad esempio: la dipendenza dal gioco d’azzardo, la dipendenza sessuale, la dipendenza da Internet, la dipendenza affettiva e la spesa (shopping) compulsiva.

  • La mente virtuale

    Autori: T. Cantelmi e L.G. Grifo. Editore: San Paolo.

  • @psychotherapy. Risultati preliminari di una ricerca sperimentale italiana

    Curatori: T. Cantelmi, S. Putti e M. Talli. Editore: Edizioni Univ. Romane.

  • La mente in Internet Psicopatologie delle condotte on-line

    Autori: T. Cantelmi, M. Talli, C. Del Miglio e A. D’Andrea. Editore: Piccin