Fonte: sito web "La capanna del silenzio"

Uno di essi, John Holcroft, che esercita da tempo la professione di illustratore satirico per la BBC, il Guardian e il Financial Times, ha creato delle immagini retrò molto amare per rappresentare ciò che nella società odierna, invasa da social network e apparente benessere, vi sia di sbagliato e talvolta di tristemente ridicolo. La sua tecnica, basata sull’imitazione dello stile di locandine pubblicitarie degli anni ’50, riesce attraverso la forza delle immagini a sintetizzare le contraddizioni che agitano una società sottomessa ad un sistema osservato dal noto illustratore britannico con occhi disincantati e sarcastici. Grazie alla sue illustrazioni vintage che abbracciano tematiche estremamente attuali, il suo nome è ormai conosciuto in tutto il mondo. Gli argomenti illustrati, tutt’altro che retrò, affrontano i problemi attuali dell’uomo contemporaneo con immagini che si commentano da sé e che mettono ben in luce l’ ossessione per la comunicazione attraverso i social network, la dipendenza dalla tecnologia, l’avidità, la svalutazione dei lavoratori, il materialismo e lo sfrenato bisogno di esibirsi in un momento storico in cui, nonostante l’esplosione dei social network, l’uomo, vicino fisicamente e virtualmente agli altri, non si è mai sentito così solo e anonimo.
Uno dei temi ricorrenti della sua collezione è la drammatica situazione del mondo del lavoro e la posizione dei lavoratori. Ho trovato terribilmente triste l’immagine che raffigura degli anonimi impiegati, con vestiti ed espressioni spente, che camminano con il capo chino, rassegnati alle dure condizioni di lavoro e ad una vita che sembra non riservar loro alcuna sorpresa.
Di seguito alcune delle illustrazioni più significative della collezione di Holcroft il cui valore supera qualsiasi discorso e che riflettono la sua pungente critica ad una società sempre più consumista e decadente a causa delle azioni di un essere umano che nell’immagine “Happiness Kit” racchiude i suoi valori ed è vittima di un ingranaggio che non potrà mai renderlo felice e che reca con sé molta solitudine. Forse oggi più di ieri.