Internet-dipendenza

Il Portale dell’Enciclopedia italiana Treccani ha inserito nella sezione dedicata ai neologismi il termine “Internet-dipendenza” per indicare il bisogno compulsivo di collegarsi alla rete telematica e di utilizzarne i servizi. Nella definizione è citato anche il lavoro del prof. Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta.

La mente tecno-liquida ai tempi di internet

Psicologia contemporanea ospitò nel ’98 il primo articolo in italiano di quattro casi di dipendenza da Internet presentati dal prof. Tonino Cantelmi. A distanza di anni lo psichiatra propone nella stessa rivista, un nuovo ed interessante articolo su “La mente tecno-liquida ai tempi di internet” nel quale illustra le caratteristiche della “società incessante” in cui oggi viviamo, nonché il funzionamento del nuovo sistema cervello/mente digitale.

The Digital Addiction Scale for Children: Development and Validation

È un fatto ormai conclamato che nella società moderna l’uso di dispositivi digitali, come smartphone, tablet, TV e videogiochi, sia sempre più diffuso tra le nuove generazioni, già a partire dalla tenera età. Di conseguenza, l’esigenza di una diagnosi precoce del rischio di dipendenza digitale tra i bambini sta diventando quanto più necessaria. Nel presente studio che proponiamo, è stata sviluppata e validata una scala psicometrica (Digital Addiction Scale for Children – DASC) in grado di valutare il comportamento dei bambini dai 9 ai 12 anni associato all’uso dei dispositivi digitali, tra cui videogiochi, social media e messaggi di testo.

Identità tecno-liquide: l’amore e l’amicizia ai tempi di internet

Proponiamo la lettura di un interessante articolo del prof. Tonino Cantelmi dal titolo “Identità tecno-liquide: l’amore e l’amicizia ai tempi di internet” pubblicato nella rivista “Insight” dell’Accademia delle Belle Arti di Roma. Il testo presentato sviluppa i temi legati alla mutevolezza dell’identità e della relazione nell’epoca tecnoliquida ed esplica le principali dimensioni estetiche che soddisfano alcuni bisogni dell’uomo post-moderno.

Cybersex: An insidious addiction

“Cybersex: una dipendenza insidiosa” è il titolo dell’articolo che tratta il tema della dipendenza da sesso virtuale. Il tempo dedicato alla navigazione in rete tende ad espandersi ed essa è sempre più facilmente disponibile, portando ad un aumento significativo di questa dimensione nella vita del dipendente. Come sostiene il professor Tonino Cantelmi, stiamo affrontando un’emergenza coperta dal silenzio e dalla solitudine, eppure è estremamente insidioso perché mina non solo le relazioni delle coppie, ma anche la capacità dell’individuo di avere relazioni sane e, nei casi più gravi, di affrontare e vivere la realtà. Si propone l’articolo in inglese.

Iperconnessione

Basta fare un viaggio in treno, guardarsi intorno in una stanza d’attesa o alla fermata di un bus per capire che qualcosa non va: siamo tutti con lo sguardo fisso sullo schermo del nostro smartphone. Del resto, in quella piccola scatolina piatta c’è tutto un mondo: dalle mail ai social alle app di messaggistica e di intrattenimento, alla musica e a molto altro ancora. Il problema sorge quando quel mondo diventa l’unico. Allora, diventano guai. Per tutti: adulti, adolescenti e bambini. “Come spiega Tonino Cantelmi dell’Università Europea di Roma – siamo alle soglie di una mutazione antropologica e i fenomeni che chiamiamo patologici vanno compresi all’interno di questo cambiamento”.

Modalità di apprendimento dei millennials e della generazione Z

Nel nuovo numero della rivista “PuntoSicuro” si parla della differenza tra la Generazione “Y” (i nati tra gli anni ’80 e 1995) e Generazione “Z” (i nati dal 1995 al 2018) e di come la tecnologia abbia modificato anche le modalità di apprendimento delle nuove generazioni. Nell’articolo é citato anche il prof. Tonino Cantelmi, studioso dell’impatto della tecnologia digitale sul cervello umano, lo psichiatra afferma che le nuove generazioni hanno sviluppato un apprendimento interattivo e non riesco più a tollerare altre modalità di studio.

L’incapacità consensuale tra innovazione normativa e progresso scientifico – Can. 1095, Mitis iudex e DSM-5 (Annales)

Proponiamo il contributo del Prof. Tonino Cantelmi apparso nella recente pubblicazione a cura dell’Arcisodalizio della Curia Romana. La recente riforma del processo matrimoniale canonico, introdotta con il Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus, e le nuove acquisizioni della scienza psichiatrica, di cui si è avuto riscontro nella diversificazione dei modelli proposti dal DSM-5, hanno offerto lo spunto per una nuova, articolata riflessione sulla vasta tematica della incapacità consensuale.

Ragazzi sul web senza controllo

I dati dell’indagine sul cyberbullismo e sull’utilizzo dei social, elaborati dai ricercatori del Moige che ho avuto l’onore di coordinare, hanno evidenziato aspetti interessanti (e a tratti inquietanti). Ne riporto alcuni. Il campione di ricerca è stato costituito da 2.778 ragazzi dagli 8 ai 18 anni. Abbiamo cioè valutato anche i bimbi ed abbiamo scoperto che verso gli otto anni inizia una progressiva “smartphonizzazione” dei bambini, che si conclude a 11 anni, quando tutti, ma proprio tutti, hanno lo smartphone a disposizione. Prima degli otto anni hanno però usato tablet, pc, cellulari dei genitori. È una generazione supertecnologica e iperconnessa….