La cultura del sollievo: dignità nella cura del dolore

Per il Prof. Tonino Cantelmi, il dolore è un’esperienza totale che va oltre l’aspetto fisico e coinvolge anche mente, relazioni e spiritualità. Per questo serve una cultura del sollievo globale, non riservata solo ai malati terminali, ma estesa anche a chi vive con malattie croniche e degenerative. Il sollievo, secondo Cantelmi, non è solo farmacologico: nasce dalla relazione, dalla comprensione e dalla compassione, che diventano strumenti clinici fondamentali. In un mondo sempre più tecnologico, la compassione resta il tratto distintivo dell’umanità nella cura.

Come risolvere il puzzle multicolor dell’autismo

Estratto dal volume il “Puzzle Blu. L’autismo e i suoi enigmi” – L’autismo è ricco di sfumature e di colori diversi, solo che non li sappiamo leggere. E forse più che modificare il cervello divergente dovremmo modificare la realtà e rendere il mondo più abitabile: è la nuova frontiera dell’inclusione. Un esempio? La “calma sensoriale”. Non è difficile. Molti bambini con autismo soffrono i rumori e la confusione. Basterebbe proclamare fasce orarie settimanali di calma sensoriale nei centri commerciali.

Una rete di cura per crescere tutti insieme

Recensione del volume “L’autismo e i suoi enigmi” una guida pratica pensata per famiglie, scuole e professionisti. Non solo un manuale, ma un invito concreto a trasformare la disabilità in opportunità, con strumenti efficaci e strategie accessibili per costruire legami autentici, abbattere i pregiudizi e valorizzare i talenti delle persone nello spettro autistico. In un contesto ancora segnato da disinformazione e solitudine, il libro propone un nuovo modo di affrontare l’autismo: fare rete, agire presto e con competenza, puntando su modelli di intervento scientificamente validati. Un messaggio forte e chiaro: l’autismo non è una condanna, ma una sfida che, se accolta con gli strumenti giusti, può generare crescita, autonomia e qualità della vita.

Il giubileo un supplemento di speranza

Articolo di Tonino Cantelmi – La speranza è molto più di un’emozione vaga: è un fattore psicologico vitale, la chiave per affrontare la realtà, per credere che esista una via d’uscita, anche nel buio.
La sua assenza genera disperazione, depressione, fino al desiderio di morte. Chi perde la speranza perde la motivazione a vivere. La speranza non è un’illusione, ma un potente motore psicologico: attiva la motivazione, sostiene l’identità, costruisce legami. È nelle relazioni di attaccamento, fin dall’infanzia, che apprendiamo a sperare: per questo, la speranza è un processo interpersonale e dialogico. Posso sperare per me, con altri, o per altri: è un atto umano e comunitario che ci responsabilizza gli uni verso gli altri. Non è desiderio, è consapevolezza: un equilibrio tra affetto e ragione, tra fiducia e realtà. In un’epoca dominata dalla solitudine, dalle passioni tristi e dal narcisismo tecnoliquido, la speranza si fa fragile, e l’umanità soffre.
Viviamo una crisi globale di speranza, sperare vuol dire riaccendere il senso, per guardare a futuri possibili, per ritrovare fiducia, significato e orizzonti di felicità. Perché il futuro che speriamo cambia il nostro presente. La speranza è davvero «un’ancora sicura e salda per la nostra vita».

Combattere l’Autismo. Servono risorse. Ma non solo

Articolo del prof. Cantelmi. Fonte il Borghese. L’autismo in Italia: un’emergenza silenziosa che chiede ascolto e azione. In Italia, almeno 1 bambino su 74 tra i 7 e i 9 anni presenta un disturbo dello spettro autistico: un dato che evidenzia l’urgenza di risposte concrete. Nonostante le diagnosi oggi siano precoci, le famiglie affrontano smarrimento, costi insostenibili e una rete di assistenza frammentata. La legge 134/2015 prometteva percorsi terapeutici e supporto lungo tutto l’arco di vita, ma molte Regioni sono ancora indietro nella programmazione. La transizione all’età adulta resta particolarmente fragile. Serve il coraggio di investire in inclusione reale, creare spazi sensoriali adeguati, strutture residenziali per i casi complessi e un progetto di vita personalizzato. Le persone con autismo, come tutti noi, sono portatrici di diversità preziose e meritano un mondo più abitabile e accogliente.

Grande partecipazione al convegno sull’Autismo presso l’Aula consiliare

Il 2 aprile si è svolto a Fiumicino, il convegno dedicato all’ Autismo L’evento, ha rappresentato un’importante occasione di confronto per sensibilizzare la cittadinanza e promuovere la conoscenza su un tema che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo. Il convegno ha ribadito la necessità di investire in formazione e informazione per migliorare la qualità della vita delle persone autistiche e delle loro famiglie. “Inclusione scolastica e autonomia abitativa sono sfide cruciali, così come la diagnosi precoce, che è possibile solo attraverso un dialogo costante tra famiglia e istituzioni”, ha concluso il prof. Cantelmi.

L’autismo e i suoi enigmi: il puzzle blu. Guida per genitori, insegnanti e educatori

Fonte: Avvenire – Secondo gli attuali criteri diagnostici, l’autismo o, meglio, “I disturbi dello spettro Autstico” (spettro per indicare la varietà infinità delle condizioni di cia-scuno, dalle più lievi alle più gravi) presentano una compromissione qualitativa dell’Area Affetto Sociale (cioè del repertorio del comportamenti relazionali) associata a una Area sintomatica definita “Comportamenti Ristretti e Ripetitivi. Noi riteniamo questa diagnosi stigmatizzante, per quanto sensata sul piano operativo, perché non evidenzia le infinite sfumature della condizione autistica e alimenta una patologizzazione ghettizzante.

Bambini con l’autismo, possiamo imparare da loro

Oggi, Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, presenterà un decalogo per affrontare un tema che è sempre più vivo nell’interesse dei genitori, degli insegnanti e sempre più delle persone in generale: come interagire con i bambini con disturbo dello spettro autistico. È in arrivo anche un libro del quale Cantelmi è coautore con il pedagogista Angelo Trecca, dal titolo «L’autismo e i suoi enigmi» (Edizioni San Paolo, già preordinabile), che svela in modo pratico e concreto precauzioni e consigli ai quali ricorrere.

L’IA e la ricerca dell’umano

Rivista Insght. La cultura dell’altro 2024 – Per quanto riguarda la psicologia e la psicoterapia, il progresso dell’Intelligenza Artificiale ha comportato notevoli cambiamenti e innovazioni: pensiamo, ad esempio, all’uso delle chatbot, introdotte per la prima volta negli anni ’60 con ELIZA, uno psicoterapeuta artificiale ad approccio rogersiano; oppure agli interventi psicologici di ultima generazione con APP e psicoterapie online