Boomer taci. L’insurrezione, i social e i mobile born. La rivoluzione digitale ed i nuovi conflitti generazionali.

Dopo i nativi digitali è in arrivo la generazione dei ‘mobile born’. “Bambini che fin da piccolissimi, smanettando con tablet e telefonini e sviluppano il cervello in modo del tutto peculiare.
Per intercettare eventuali disagi e trovare modi efficaci di intervento su futuri uomini e donne tecno-liquidi, il prof. e Psichiatra Tonino Cantelmi, illustrerà il panorama dell’ insurrezione dei social nell’attuale rivoluzione digitale, le conseguenze del fenomeno sui giovani e le possibili soluzioni per evitare i conflitti generazionali che causa”.Venerdì 20 Maggio 2022 ore 18.00 in presenza sala Italia – Sede UnAR – Via Ulisse Aldrovandi n 16/ B .

Il ’68: una rivoluzione dimenticata o da dimenticare? Atti

Estratto del contributo di Tonino Cantelmi: “L’amore e l’amicizia ai tempi dei social: dal ’68 alla rivoluzione tecnoliquida”. In questa raccolta degli Atti del XIX Corso dei “Simposi Rosminiani”, l’intenzione dei relatori è stata quella di offrire, a cinquant’anni di distanza, un’analisi a 360 gradi di questo fenomeno sociale, che di fatto ha generato un mutamento globale nella cultura, nella concezione morale, nella riflessione cristiana, nel pensiero politico, nella concezione economica, nello stile di vita personale, familiare e comunitario, considerando il 1968 come simbolo di tutto ciò che lo precedette e lo ha fatto scoppiare, compresi gli esiti che ci troviamo a vivere oggi, verificando cosa possiamo raccogliere di positivo.

L’eredità del ’68 tra errori e speranze

Cinquanta anni fa fu il ’68. Una rivoluzione, per alcuni mancata, per altri fallita e per altri ancora da dimenticare. Per la prima volta nella storia sono i giovani a diventare protagonisti. E oggi? Oggi i giovani sono di nuovo protagonisti: l’umanità vive nei social e nelle app, quasi tutti “inventati” da ragazzini. Sono i giovani a guidare una nuova rivoluzione: la rivoluzione digitale. Ma una colossale differenza segna le due rivoluzioni giovanili: nel ’68 i giovani contestavano gli adulti e sognavano un mondo migliore, oggi i giovani sono indifferenti verso gli adulti, non protestano e non propongono utopie: vivono un presente tecnologico dilatato, velocissimo e frammentato, sono disinteressati al passato e sostanzialmente non credono al futuro.

Modelli della Mente 1/2017

Online il secondo numero di Modelli della Mente edito da Franco Angeli. Il numero ospita un interessante articolo sul concetto di tecnoliquidità e la salute mentale, (T. Cantelmi, E. Lambiase) gli autori hanno voluto analizzare la novità e gli aspetti fondamentali positivi e negativi, di quella che è stata chiamata “Rivoluzione digitale” e della società tecnoliquida, mettendo in luce come queste esaltano e plasmano alcune caratteristiche dell’uomo liquido: il narcisismo, la velocità, l’ambiguità la ricerca di emozioni e il bisogno di infinite relazioni “light”. Gli autori si sono concentrati sull’impatto che la Rete detiene sulle cognitive functions, in particolar modo su attenzione, memoria e apprendimento. Rispetto all’apprendimento, studi longitudinali hanno messo in luce come l’utilizzo del computer a scuola determini un calo dei risultati sia nella scrittura che nella lettura non dando la possibilità all’alunno di stimolare tracce mnemotecniche motorie che si attivano nella percezione della lettura e che ne facilitano il riconoscimento visivo. Inoltre vengono brevemente descritte le manifestazioni patologiche conseguenti all’eccessivo utilizzo della tecnologia digitale: ansia, depressione, fobie sociali, insonnia ed altre. Leggi gli Articoli

E’ necessario ritornare all’umano

Intervista al Prof. Cantelmi a cura di Salvatore D’Angelo. Nessun vaccino, solo buon senso. Questa la ricetta di Tonino Cantelmi per gestire la rivoluzione digitale che rischia di risucchiare la vita di giovani e adulti. I social – afferma Cantelmi nel corso dell’intervista – incidono in modo fatale: modificano l’assetto cognitivo, emotivo, affettivo e sociorelazionale. Nessun vaccino, solo buon senso.

Stati Generali della Scuola Digitale: protagoniste le esperienze nella scuola italiana

“La rivoluzione digitale è tale perché la tecnologia è divenuta un ambiente da abitare, una estensione della mente umana, un mondo che si intreccia con il mondo reale e che determina vere e proprie ristrutturazioni cognitive, emotive e sociali dell’esperienza, capace di rideterminare la costruzione dell’identità e delle relazioni.” A parlare è lo psichiatra Tonino Cantelmi e le sue parole riflettono l’evoluzione della società che ogni giorno muta e si trasforma, influenzata dalle nuove tecnologie.

Tecnoliquidità

Convegno promosso da ITCI. Corso ECM 4,5 crediti (Provider Federpsi). Stiamo assistendo dunque ad un cambiamento radicale e siamo forse di fronte ad un passaggio evolutivo. L’uomo del terzo millennio, in altri termini, sarà diverso: la mente in Internet produrrà eventi e cambiamenti che non potremo ignorare. Tuttavia Internet è solo uno dei tanti cambiamenti indotti dalla rivoluzione digitale, la cui tecnologia non può essere semplicemente interpretata come “strumento”, ma è divenuta un ambiente da abitare, una estensione della mente umana.

L’era Digitale

Venerdì 4 febbraio il Centro San Lodovico organizza un incontro con il prof. Tonino Cantelmi della Pontificia Università Gregoriana. La conferenza “L’uomo sta mutando? L’era digitale e la sua valenza antropologica” è incentrata sull’impatto che la Rete ha sulla mente umana. Secondo Cantelmi – che è stato il primo in Italia a occuparsi dell’impatto della tecnologia digitale sulla mente umana e ha fondato il CEDIS, è in atto una rivoluzione, la rivoluzione digitale.

Dalla relazione alla connessione

“Siamo alle soglie di una fase evolutiva dell’umanità, caratterizzata da tecnologie sempre più umanizzate e da uomini sempre più tecnologizzati”. Lo ha detto Tonino Cantelmi, presidente dell’Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici, intervenendo ieri al convegno su “L’educazione alla fede cristiana nell’epoca di internet. “Molti osservatori – ha proseguito l’esperto – hanno evidenziato come l’inizio del Terzo millennio sia stato contrassegnato dalla più straordinaria ed epocale crisi della relazione interpersonale”, causata dall’esplodere della rivoluzione digitale: si tratta, per Cantelmi, di una “profonda crisi della relazione interpersonale”, in cui alla relazione si sostituisce la “connessione”

Nella società dei Narcisi le relazioni impazziscono

Cosa ha determinato la crisi della relazione interpersonale? Molte osservazioni inducono a pensare che alla radice ci siano almeno tre fenomeni, essi stessi amplificati a dismisura dalla rivoluzione digitale. Il primo è senz’altro costituito dall’incremento del tema narcisistico, dell’amore egoistico per se stessi (di cui gli innamoramenti in chat e le amicizia in facebook sembrano essere i corrispettivi telematici), sostenuto da una civiltà dell’immagine senza precedenti nella storia dell’umanità, con la conseguenza che l’agire è determinato e sostenuto dalla necessità quasi incontrollabile di soddisfare i propri desideri a qualunque costo.