Fonte The Post Internazionale su pressReader del 13/06/2025 Estratto dal volume il "Puzzle Blu. L'autismo e i suoi enigmi" Libro di Tonino Cantelmi e Angelo Trecca
L’autismo è ricco di sfumature e di colori diversi, solo che non li sappiamo leggere. E forse più che modificare il cervello divergente dovremmo modificare la realtà e rendere il mondo più abitabile: è la nuova frontiera dell’inclusione. Un esempio? La “calma sensoriale”.
Non è difficile. Molti bambini con autismo soffrono i rumori e la confusione. Basterebbe proclamare fasce orarie settimanali di calma sensoriale nei centri commerciali. Quando parliamo di autismo, parliamo non di un puzzle tutto blu (come detto, colore scelto in passato per indicare l’autismo), ma di un puzzle multicolor, anche se assemblato in modo atipico. E soprattutto vogliamo ribadire che non si tratta di cervelli da correggere, ma di condizioni alle quali la realtà sociale deve un po’ adeguarsi secondo forme di “accomodamento ragionevole”. Insomma, è necessario che il mondo sia reso “comodo” per tutti. Se si affronta l’autismosecondo il contributo della Teoria della Mente, formulata nel 1978 da David Premack e Guy Woodruff, scopriamo molte cose sul funzionamento mentale. Ad esempio, che alcuni moduli cognitivi evolutivi, precursori delle capacità sociali e comunicative, sono atipici, come i moduli relativi all’attenzione condivisa, al gioco simbolico, all’intenzione comunicativa, all’espressione mimica e all’imitazione.