Vita Pastorale - N.7 luglio 2022

Ormai, da anni, la letteratura internazionale e numerosi studi scientifici confermano che una buona vita spirituale si correla positivamente con una buona salute mentale. Se le cose stanno esattamente in questo modo, ci attenderemmo che le persone consacrate e i presbiteri dovrebbero godere di una migliore condizione mentale. Eppure, anche all’interno dei contesti religiosi non mancano situazioni difficili, problematiche o addirittura psicopatologie. Allora, com’è possibile tutto ciò? Ce lo spiega lo psichiatra e psicoterapeuta, prof. Tonino Cantelmi.