Fonte: Modelli della Mente 2021, FrancoAngeli
di T. Cantelmi e E. Lambiase
Se parliamo di compassione ci troviamo di fronte a un argomento sottovalutato, svalutato oppure confuso. Frequentemente capita che questa venga scambiata con il perdono verso qualcuno, con comportamenti di compiacenza o compatimento, tutte accezioni che rimandano ad una forma di debolezza, autoindulgenza o eccessiva accondiscendenza o sottomissione. La compassione, al contrario, sia essa rivolta verso sé stessi che verso gli altri, è un atto che richiede coraggio, forza, determinazione soprattutto quando si fa riferimento alla capacità di sviluppare ed “allenare” una posizione non giudicante e di tolleranza sia nei confronti del proprio disagio che della sofferenza altrui. In un’epoca che ci obbliga a mostrare punti di forza e capacità, quale può essere il vantaggio saggio di utilizzare la compassione come elemento di potenziamento del nostro equilibrio personale?