Fonte: Ansa del 16.11.2012

Fonte: (ANSA) – ROMA, 16 NOV.

”Il principio della black list, che fino a qualche tempo fa sembrava un punto d’arrivo” per il contrasto della pedopornografia sul web, ”ora e’ superato. Ci sono le chat e i social network: una nuova rete che ha soppiantato le vecchia rete. I primi profili i ragazzi li creano già a 9 anni, vi inseriscono tutta la loro intimità e possono incorrere in svariati pericoli”. Possono cadere nella rete dei pedofili, ma anche diventare bersaglio di ”cyberbullismo o cyberstalking”. E’ quanto ha affermato il direttore del Servizio di Polizia postale e delle Comunicazioni, Antonio Apruzzese, durante un incontro sul contrasto alla pedofilia, oggi a Roma.

L’evoluzione delle nuove tecnologie, ha aggiunto Apruzzese, ”richiede un aggiornamento continuo: la situazione è sempre imprevedibile e cangiante”.

In Italia si stimano circa ”100 mila pedofili – ha spiegato lo psicoterapeuta, Tonino Cantelmi – tra questi circa 10-15 mila sono definiti ‘sadici’, non provano senso di colpa e non sono recuperabili attraverso il trattamento terapeutico”. Si tratta di un fenomeno ancora ”troppo sommerso’, ha osservato la presidente dell’associazione ”Giovanna d’Arco”, Maria Pia Capozza, ”serve una campagna di sensibilizzazione a tappeto per formare gli operatori e i genitori sui pericoli della pedofilia. E’ un problema più culturale che legislativo”.

Video del Tg 2000 sul Convegno, con le interviste di Cantelmi e Rapetto.

Intervista prof. Cantelmi e Papetto Tg2000