Fonte: Modelli della mente, fascicolo 1/2019
Di Tonino Cantelmi, Maria Beatrice Toro e Francesca Boldrini
Abstract
In un mondo che sembra non essere in grado di costruire relazioni solide e autentiche, l’identità del singolo stenta a trovare spazio per esistere, esprimersi e fiorire. Davanti a un “esserci” fortemente limitato, che trova soddisfazione in un’estrema celebrazione di sé, “essere con” l’altro ed “esserci per” l’altro si configurano come esperienze difficilmente sperimentabili. Ritrovare, attraverso la mindfulness, la consapevolezza di sé nel momento presente, costituisce una risorsa dal valore pregevole. Vivere consapevolmente nel “qui ed ora” consente di ascoltarsi, prima di rivolgere l’ascolto verso l’altro; permette di coltivare il proprio “esserci” che rende possibile l’“esserci per” l’altro, in un incontro autentico e privo di giudizio. Ciò vale in particolar modo quando l’interlocutore appare bisognoso di presenza e di cura, ad ogni grado, da parte di caregiver professionali e, frequentemente, familiari.