La mente in internet

Dalla Dipendenza da Internet
alla Post Modernità Tecnoliquida

Il transito nella tecnoliquidità postmoderna: la rete dai confini incerti e dalla potenzialità straordinarie
Fonte: Insight – La cultura dell’altro n.9
In questa modernità liquida e postmoderna crollano le gerarchie dei valori, le identità vacillano e si virtualizzano, come anche le emozioni, l'amore e l'amicizia. La virtualizzazione è diventata la forma privilegiata di interazione nonché la forma massima di ambiguità, che consente il superamento di vincoli e confronti. Eppure, qualcosa non funziona. Lo avvertiamo dall'incredibile aumento del disagio psicologico che si espande nella popolazione, dal disorientamento dilagante, dall'incremento di consumo di alcol e sostanze stupefacenti, soprattutto dagli stessi giovani che popolano il mondo di Instagram e TikTok, dall'affermarsi della cupa cultura della morte, dall'inquietante incremento di suicidi, come anche dimostrano le tragiche challenge sui social, dal proliferarsi dei cosiddetti “haters” dal malessere diffuso. Nell'epoca dell'identità fluida e della crisi della relazione interpersonale si abbatte Il senso di felicità dell'uomo contemporaneo.

Uso, abuso e dipendenza da Internet
Test UADI. Autori: Cantelmi, Del Miglio, Gamba
La scala UADI (Uso, Abuso e Dipendenza da Internet) è il primo strumento psicodiagnostico ad essere stato realizzato in Italia, presso l'Università "La Sapienza" di Roma, per la diagnosi del disturbo IAD (dipendenza da internet), progettata e convalidata da Tonino Cantelmi e i suoi collabortatori su un campione di 241 soggetti. Gli Autori si sono proposti di costruire uno strumento italiano che possa indagare il complesso rapporto tra Internet e fenomeni psicologici correlati (atteggiamenti, motivazioni, emozioni, comportamenti, sintomi) attraverso un approccio ampio che valuti i rischi psicopatologici dell'abuso della Rete.

Instagram filters and outcomes on mental health
Poster di Lucia De Rose presentato in occasione di European Conference on Digital Psychology 2021
ll poster di Lucia De Rose propone una metodologia di studio che intende indagare natura, limiti e potenzialità di un approccio finalizzato a comprendere le possibili conseguenze che l’utilizzo degli effetti e dei filtri nelle stories di Instagram possano determinare a carico di users e viewers.

Smartphone addiction across the lifetime during Italian lockdown for COVID-19
Fonte: Journal of Addictive Diseases del 03/03/2021
La nomofobia (no-mobile-phobia o sindrome da disconnessione) è la paura di non poter utilizzare il proprio cellulare, di non essere connessi o rintracciabili. Una forma di dipendenza, caratterizzata dall'uso eccessivo dello smartphone dovuto alla costante necessità di consultarlo per visualizzare notifiche e aggiornamenti. La presente ricerca, condotta durante l'emergenza da COVID-19, ha ipotizzato che il periodo di lockdown abbia favorito l'aumento dell'uso improprio del cellulare. Nell'articolo è citato anche il lavoro del prof. Tonino Cantelmi e del dr. Emiliano Lambiase.

Gli strumenti del contrasto al fenomeno delle challenge
Fonte: euNomika del 24/01/2020

Internet-dipendenza
Fonte: Enciclopedia Treccani
Il Portale dell'Enciclopedia italiana Treccani ha inserito nella sezione dedicata ai neologismi il termine “Internet-dipendenza” per indicare il bisogno compulsivo di collegarsi alla rete telematica e di utilizzarne i servizi. Nella definizione è citato anche il lavoro del prof. Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta.

Tonino Cantelmi's scientific contributions
Fonte: https://www.researchgate.net
ResearchGate propone alcuni contributi scientifici del prof. Tonino Cantelmi. Leggi gli articoli.

La mente tecno-liquida ai tempi di internet
Fonte: Psicologia Contemporanea n.277 del 2020
Psicologia contemporanea ospitò nel '98 il primo articolo in italiano di quattro casi di dipendenza da Internet presentati dal prof. Tonino Cantelmi. A distanza di anni lo psichiatra propone nella stessa rivista, un nuovo ed interessante articolo su "La mente tecno-liquida ai tempi di internet" nel quale illustra le caratteristiche della "società incessante" in cui oggi viviamo, nonché il funzionamento del nuovo sistema cervello/mente digitale.

The Digital Addiction Scale for Children: Development and Validation
Fonte: Mary Ann Liebert, Inc del 12/12/2019
È un fatto ormai conclamato che nella società moderna l'uso di dispositivi digitali, come smartphone, tablet, TV e videogiochi, sia sempre più diffuso tra le nuove generazioni, già a partire dalla tenera età. Di conseguenza, l'esigenza di una diagnosi precoce del rischio di dipendenza digitale tra i bambini sta diventando quanto più necessaria. Nel presente studio che proponiamo, è stata sviluppata e validata una scala psicometrica (Digital Addiction Scale for Children - DASC) in grado di valutare il comportamento dei bambini dai 9 ai 12 anni associato all'uso dei dispositivi digitali, tra cui videogiochi, social media e messaggi di testo.

Identità tecno-liquide: l’amore e l’amicizia ai tempi di internet
Fonte: Magazine Insight n.7 del 30/11/2019 - Edita da Fausto Lupetti Editore
Proponiamo la lettura di un interessante articolo del prof. Tonino Cantelmi dal titolo “Identità tecno-liquide: l’amore e l’amicizia ai tempi di internet” pubblicato nella rivista “Insight” dell’Accademia delle Belle Arti di Roma. Il testo presentato sviluppa i temi legati alla mutevolezza dell’identità e della relazione nell’epoca tecnoliquida ed esplica le principali dimensioni estetiche che soddisfano alcuni bisogni dell’uomo post-moderno.

Cybersex: An insidious addiction
Fonte: godgossip del 16/09/2019
“Cybersex: una dipendenza insidiosa” è il titolo dell’articolo che tratta il tema della dipendenza da sesso virtuale. Il tempo dedicato alla navigazione in rete tende ad espandersi ed essa è sempre più facilmente disponibile, portando ad un aumento significativo di questa dimensione nella vita del dipendente. Come sostiene il professor Tonino Cantelmi, stiamo affrontando un'emergenza coperta dal silenzio e dalla solitudine, eppure è estremamente insidioso perché mina non solo le relazioni delle coppie, ma anche la capacità dell'individuo di avere relazioni sane e, nei casi più gravi, di affrontare e vivere la realtà. Si propone l’articolo in inglese.

Iperconnessione
Fonte: IperSoap Magazine del 16/09/2019
Basta fare un viaggio in treno, guardarsi intorno in una stanza d’attesa o alla fermata di un bus per capire che qualcosa non va: siamo tutti con lo sguardo fisso sullo schermo del nostro smartphone. Del resto, in quella piccola scatolina piatta c’è tutto un mondo: dalle mail ai social alle app di messaggistica e di intrattenimento, alla musica e a molto altro ancora. Il problema sorge quando quel mondo diventa l’unico. Allora, diventano guai. Per tutti: adulti, adolescenti e bambini. “Come spiega Tonino Cantelmi dell’Università Europea di Roma – siamo alle soglie di una mutazione antropologica e i fenomeni che chiamiamo patologici vanno compresi all’interno di questo cambiamento”.

Modalità di apprendimento dei millennials e della generazione Z
Fonte: Puntosiciro n.4520- Luglio 2019
Nel nuovo numero della rivista “PuntoSicuro” si parla della differenza tra la Generazione “Y” (i nati tra gli anni ’80 e 1995) e Generazione “Z” (i nati dal 1995 al 2018) e di come la tecnologia abbia modificato anche le modalità di apprendimento delle nuove generazioni. Nell'articolo é citato anche il prof. Tonino Cantelmi, studioso dell'impatto della tecnologia digitale sul cervello umano, lo psichiatra afferma che le nuove generazioni hanno sviluppato un apprendimento interattivo e non riesco più a tollerare altre modalità di studio.

L' incapacità consensuale tra innovazione normativa e progresso scientifico - Can. 1095, Mitis iudex e DSM-5 (Annales)
Estratto del contributo di Tonino Cantelmi: “Una review sui fenomeni psicopatologici internet-correlati"
Proponiamo il contributo del Prof. Tonino Cantelmi apparso nella recente pubblicazione a cura dell'Arcisodalizio della Curia Romana. La recente riforma del processo matrimoniale canonico, introdotta con il Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus, e le nuove acquisizioni della scienza psichiatrica, di cui si è avuto riscontro nella diversificazione dei modelli proposti dal DSM-5, hanno offerto lo spunto per una nuova, articolata riflessione sulla vasta tematica della incapacità consensuale.

Ragazzi sul web senza controllo
Fonte: RomaSette del 26/05/2019 - Rubrica Pianeta Giovani
I dati dell’indagine sul cyberbullismo e sull’utilizzo dei social, elaborati dai ricercatori del Moige che ho avuto l’onore di coordinare, hanno evidenziato aspetti interessanti (e a tratti inquietanti). Ne riporto alcuni. Il campione di ricerca è stato costituito da 2.778 ragazzi dagli 8 ai 18 anni. Abbiamo cioè valutato anche i bimbi ed abbiamo scoperto che verso gli otto anni inizia una progressiva “smartphonizzazione” dei bambini, che si conclude a 11 anni, quando tutti, ma proprio tutti, hanno lo smartphone a disposizione. Prima degli otto anni hanno però usato tablet, pc, cellulari dei genitori. È una generazione supertecnologica e iperconnessa....