Cyberbullismo: Cantelmi (psichiatra), “i ragazzi sottovalutano i pericoli del web”

Durante l’incontro dedicato alla presentazione della campagna Moige “Giovani Ambasciatori contro bullismo e cyber risk in giro per l’italia”, tenutosi presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il professor Tonino Cantelmi ha trattato alcuni dei fenomeni legati all’uso dei dispositivi digitali, quali Sexting, Grooming Online e precoce smartphonizzazione tra bambini e adolescenti. Dall’indagine condotta emerge un dato impressionante: i giovani conoscono i pericoli della Rete, ma li sottovalutano clamorosamente.

È veramente pericoloso postare le foto dei propri figli su Facebook?

Il Garante per la privacy lancia l’allarme pedopornografia e avverte i genitori. Ma, spiega il professor Cantelmi, “dovremmo preoccuparci piuttosto del sexting, un fenomeno in spaventosa crescita negli ultimi tempi. Si tratta della condivisione di selfie scattati in atteggiamenti sessuali espliciti e poi condivisi su chat e forum. In Italia questo è un fenomeno sul quale ci stiamo confrontando in questi mesi e secondo le nostre stime un giovane su tre lo pratica. Se c’è un problema che riguarda l’autoviolazione della privacy e l’abbassamento della soglia del pudore su cui dovrebbe concentrarsi anche il Garante è proprio questo”

Sexting, un fenomeno triste (e perverso)

E sì, parliamone. Sexting: triste (o perverso?) fenomeno attraverso il quale bambini e adolescenti si inviano foto di se stessi che riproducono se stessi in attività sessuali o i loro organi genitali. Raro? Niente affatto. Un adolescente su quattro in Italia l’ha fatto. Più le ragazze, disponibili a offrire parti del loro corpo ai loro coetanei. Più i ragazzi, quando si tratta di umiliare o aggredire le ragazze con video osé
Articolo di Tonino Cantelmi pubblicato sulla rubrica Maschile e Femminile di Punto Famiglia.

Il sexting in Italia si fa all’oscuro dei genitori

Un’indagine Ue rivela che solo il 15% dei genitori italiani è consapevole delle esperienze di sexting dei propri figli: una percentuale tra le più basse (e preoccupanti) d’Europa. L’indagine “La dieta mediatica dei nostri figli”, presentata da Moige e Polizia postale e delle comunicazioni e condotta dal professor Tonino Cantelmi, aveva rivelato che un minore su tre fa nuove conoscenze online e accetta amicizie da estranei e uno su cinque decide poi di conoscere di persona gli sconosciuti.