Spiare non risolve i problemi: i figli hanno bisogno di dialogo e autorità
Gps, sensori e cellulari ai figli: per stare più tranquille le mamme diventano spie. I genitori combattono ansie e paure con la tecnologia. Sarà utile? Il settimanale Vero lo ha chiesto al Prof. Tonino Cantelmi docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, Lumsa Roma. “Controllare i propri figli con strumenti super tecnologici o semplicemente spiando conversazioni e messaggi è il sintomo dell’incapacità educativa dei genitori di oggi. Oggi i genitori preferiscono spiare piuttosto che dialogare. A casa non si parla e a volte non si litiga nemmeno. E si preferisce controllare in silenzio. Pessimo metodo”…