Trasformazioni e alterazioni della sfera affettiva nella società “tecnoliquida”

Proponiamo un articolo pubblicato sulla rivista “Per la filosofia”, in questo contributo vengono prese in considerazione le trasformazioni e le alterazioni della dimensione affettiva umana proprie del contesto socio-antropologico della “tecnoliquidità”, categoria con la quale lo psichiatra Tonino Cantelmi ha definito la socie-tà post-moderna. L’ autore analizza i contorni della condizione tenoliquida, caratterizzata dalla tendenza narcisistica e dalla atrofizzazione della sfera emotiva della persona. In particolare, a partire dall’argomentazione di Cantelmi, vengono discusse le interazioni tra rivoluzione digitale, lo smarrimento identitario dell’Io e le dimensioni costitutive dell’Esserci, dell’Essere-con e dell’Essere-per, proprie dell’affettività umana. Infine, si mostra il ruolo fondamentale che l’educazione della sfera affettiva assume per il compimento esistenziale della persona umana.

Sinapsi in tilt. L’effetto dei social media sui minori

LA «CYBERPSICOLOGIA» ha come obiettivo lo studio, la comprensione, la previsione e l’attivazione dei processi di cambiamento che hanno la loro principale origine nell’interazione con i nuovi media. In un mondo di rapida trasformazione dei contesti giovanili e degli stili di vita, la «Rete» rappresenta il primo spazio da abitare. Basti pensare al periodo pandemico quando, proprio nei mesi più tragici, tra marzo e maggio 2020, i flussi digitali sono aumentati vertiginosamente. Nel primo lockdown, ad esempio, la pornografia online ha sfondato il muro degli 11 anni: una realtà davvero allarmante in cui l’erotizzazione precoce dell’infanzia e l’impatto diffuso della pornografia negli adolescenti hanno generato complesse alterazioni dello sviluppo psicoaffettivo. A tal proposito la letteratura scientifica dimostra che l’esposizione a materiale online sessualmente esplicito riduce in modo consistente la soddisfazione sessuale degli adolescenti, provoca maggiore preoccupazione sessuale ed è associata a una maggiore incertezza sessuale e ad atteggiamenti più positivi nei confronti dell’esplorazione sessuale senza impegno nella relazione affettiva. Fonte: IL BORGHESE, luglio 2024, articolo di Tonino Cantelmi

La metamorfosi della famiglia

Che fare? Nel Terzo millennio sembra che l’umanità sia stretta in una tenaglia relazionale: l’instabilità affettiva e la dipendenza affettiva, che esprimono l’incapacità relazionale della postmodernità. Se però riteniamo utile per l’umanità “salvare” la famiglia, dobbiamo lavorare perché nella transizione dal sistema cervello/mente analogico al sistema cervello/mente digitale venga ricostruita la capacità di legami sentimentali autentici. L’umanità ha bisogno di educazione relazionale in generale e di educazione sentimentale in particolare, per rispondere a un bisogno irrinunciabile: ricostruire una dimensione relazionale vivificante e generativa.

Autismo. Giorgio: “La musica è il mio modo di esprimermi e mi aiuta a stare bene”

Anche un ragazzo con disturbi dello spettro autistico (Asd) può coltivare sogni e passioni e regalare qualcosa di bello e importante al mondo, ma è importante che qualcuno creda in lui. Giorgio Esposito è un ragazzo romano di vent’anni, soffre di disturbi del neurosviluppo ed è innamorato della musica per la quale possiede un vero talento. Dopo un inizio da autodidatta, c’è stato chi ha creduto – e continua a credere – in lui e lo ha spinto a studiare per realizzare il suo sogno: entrare in Conservatorio. Per questo, Giorgio sta seguendo corsi di studio pre-accademici finalizzati a fornirgli le competenze richieste per l’iscrizione ai corsi accademici di primo livello. In occasione del 2 aprile, World Autism Awareness Day (Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo), lo abbiamo incontrato e, tra momenti di timidezza e molti sorrisi, ci ha raccontato la sua storia. Una storia che inizia una decina di anni fa quando conosce il signor Alvaro, titolare di un negozio di articoli e strumenti musicali nel quartiere di Centocelle.

Il male oscuro

Cento anni fa nasceva Franco Basaglia, ispiratore della legge 180 che in Italia ha sdoganato la malattia mentale restituendo dignità ai pazienti. Quasi mezzo secolo dopo, il disagio psichico è in aumento, mentre strutture e personale sono insufficienti. Tonino Cantelmi confida sul ruolo dei professionisti: «Gli psichiatri italiani sono tra i più bravi del mondo. Tuttavia per la salute mentale spendiamo 4 miliardi di euro ogni anno. In realtà servirebbero 2 miliardi in più per adeguare il personale, per migliorare le strutture logistiche e rilanciare le terapie moderne. In ogni parte del territorio italiano c’è un centro di salute mentale, ma dobbiamo costruire reti e integrazioni tra servizi e professionisti, pubblici e privati». Fonte: Messaggero di Sant’ Antonio del 11/03/2024

Amore, gratitudine e solidarietà rotariana

Tonino Cantelmi, Socio e Past President del Rotary Club Roma Sud, racconta del suo impegno nel club in una intervista a cura di Claudia Rabellino Becce. “Il Rotary ha la capacità di motivare le persone ad azioni belle. Ecco, per me l’impegno rotariano è questo: fare azioni belle non come singolo, ma insieme a un gruppo di amici”. Fonte: Rotary Italia Numero 1 Gennaio 2023

Comitato di Bioetica gli interrogativi del nuovo mandato

Il 26/01/2023 si è riunito nuovo Comitato nazionale per la bioetica (Cnb), nominato lo scorso 6 dicembre dalla Presidenza del Consiglio. Un Comitato molto rinnovato rispetto al precedente: 13 componenti confermati e 20 nuovi, nuovi anche il presidente (Angelo Luigi Vescovi) e due vicepresidenti su tre. Tra i componenti anche il Prof. Tonino Cantelmi. «Porterò la mia esperienza di psichiatra, la salute mentale è considerata dall’Organizzazione mondiale della sanità il principale “fardello” nei sistemi sanitari di tutti i Paesi del mondo, ancora prima del Covid-19. E la depressione è già la prima causa di invalidità al mondo» queste le dichiarazioni del professore lasciate all’inserto di Avvenire “è vita”. Fonte è vita del 26/01/2023

“Blue monday”, tra marketing e scienza

Oggi 16 gennaio è il “Blue monday” 2023, il giorno più triste dell’anno, una ricorrenza, lanciata con intenti commerciali nel 2005, secondo la quale le persone – nel terzo lunedì di gennaio – si sentono più depresse perché inconsciamente il cervello realizza che sono finite le festività natalizie e che i mesi successivi saranno caratterizzati dalla quasi totale assenza di giorni festivi. Un fenomeno del quale gli specialisti di salute mentale, anche quelli di casa nostra, smentiscono ogni riferimento scientifico ma sul quale invitano a riflettere. Fonte: metronews.it del 16/01/2023