Com’è mutato il cervello dei “nativi digitali”: più rapido e multitasking
«È ormai l’era della comunicazione tecnoliquida, il nuovo scenario tra web e realtà in cui le persone si muovono, ragionano e comunicano nell’era postmoderna. Il fatto è che i nativi digitali, cresciuti con una dieta di tablet, videogiochi e computer, ormai sono dotati di un cervello più percettivo e meno simbolico rispetto a quello dei loro genitori». A disegnare l’identikit di «nativi digitali, immigrati digitali e generazione pre-digitale» è lo psichiatra Tonino Cantelmi, che affronta il fenomeno anche nel volume Tecnoliquidità (che sarà presentano in un Social Event, organizzato dall’Istituto di terapia cognitivo interpersonale – Itci, il 14 dicembre a Roma, alle 19, presso Eataly, Piazzale XII Ottobre 1492).