Maschi contro Femmine. Non un conflitto, ma un corto circuito da affrontare e risolvere al più presto

Filippa Dolce ha intervisto il Prof. Tonino Cantelmi e il Dott. Alberto Pellai su ciò che oggi sta accadendo tra uomini e donne, sopratutto sul femminicidio. Nel report pubblicato sul sito del Viminale che riporta i dati ufficiali del Dipartimento di pubblica sicurezza, si legge che dal 1° gennaio al 18 giugno 2023, in Italia sono stati registrati 151 omicidi. Le vittime donne sono 55, di cui 45 sono state uccise in ambito familiare o affettivo, la gran parte assassinate per mano del partner o dell’ex partner. Questi ultimi omicidi sono definiti “femminicidi”, dall’inglese femicide. Un termine introdotto per la prima volta dalla criminologa femminista Diana H. Russell, all’interno di un articolo del 1992, per indicare le “uccisioni delle donne da parte degli uomini per il fatto di essere donne (…) un tipo di assassinio che rappresenta la conseguenza di atteggiamenti o pratiche sociali misogine”. Certi uomini, quindi, uccidono perché sono contro le donne. Ma è possibile spostare l’attenzione da una visione che in gran parte legge il problema come “di genere” ad una più ampia che mette tutti di fronte alle proprie responsabilità di attori di una “emergenza sociale”?

La depressione colpisce i giovani. L’intervista al prof. Tonino Cantelmi

Da sempre l’adolescenza è un’età in cui si mettono in discussione le certezze della fase evolutiva precedente e questo processo può provocare una sensazione di insoddisfazione che influisce negativamente sull’umore e sul benessere psicologico. Negli ultimi decenni questo fenomeno è peggiorato e a causa di modelli educativi sbagliati, del mondo finto dei social e delle dipendenze, sono sempre di più i giovani che vivono questa stagione della vita con tanta tristezza e molti di loro cadono nel tunnel della depressione. Interris.it ha intervistato il Prof. Tonino Cantelmi, psichiatria e psicoterapeuta che ha spiegato perché i giovani di oggi sono tristi e ha indicato che questo sentimento negativo verso se stessi e nei confronti del mondo si può manifestare con comportamenti aggressivi e autolesionisti.

Casalpalocco, Primavalle e non solo. Cantelmi: “Basta ipocrisia. Mix di indifferenza e irresponsabilità degli adulti”

La giornalista Giovanna Pasqualin Traversa intervista per Agensir il Prof. Tonino Cantelmi alla ricerca di un sottile fil rouge che lega fatti di cronaca, se pure molto diversi tra loro per dinamiche e gravità, che vedono protagonisti alcuni giovanissimi. Troppo facile definirli “mostri”, dice al Sir lo psichiatra secondo il quale gli adulti, indifferenti e incapaci di educare le nuove generazioni, hanno ucciso il senso di responsabilità mentre sono in aumento narcisismo, aggressività e crudeltà.

“Online love”: tre domande agli autori

L’Amore e le fasi dell’amore, dall’innamoramento alla conclusione di una relazione, non sono cambiati. Sono però cambiati i modi, i tempi, le parole… Persino le emozioni si sono modificate, amplificate dalla cassa di risonanza dei social, che velocizzano gli incontri e spesso favoriscono il cortocircuito sessuale ma non l’evoluzione di una conoscenza in relazione. “Online Love” non demonizza il digitale, anzi: nessuno vuole rinunciare alla potenza, al fascino e all’utilità della rivoluzione digitale. Il nostro libro vuole “solo” (obiettivo non da poco) riportare l’attenzione sull’incontro umano, che rischia di perdersi senza che ce ne accorgiamo. In parte, si è già perso.

Amore, gratitudine e solidarietà rotariana

La rivista ufficiale del Rotary ha intervistato il Prof. Tonino Cantelmi, socio del Rotary Club Roma Sud. Il Prof. ha parlato di gratitudine, solidarietà, amore, passione, generazione Z, del suo nuovo impegno come Componente del Comitato Nazionale di Bioetica, nominato dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e di molto altro ancora. “Gratitudine, è per me un sentimento profondamente umano, perché significa riconoscere il bene ricevuto, da questo nasce la spinta alla solidarietà. Un cuore grato è un cuore solidale. Gratitudine e solidarietà sono la struttura laica dell’amore. Per me l’etica è pensare agli ideali che hanno motivato le scelte iniziali, il riscoprire la spinta motivazionale libera dall’interesse….”.