Soli davanti allo schermo, si credono “avatar”.

Intervista del Prof. Cantelmi al Messaggero del 25/10/2010: «Non dobbiamo stupirci di fatti come quelli accaduti a Torino, dove un ragazzo di 16 anni ha accoltellato il padre per aver staccato la spina della playstation con la quale stava giocando. Sono reazioni perfettamente spiegabili come conseguenza di una situazione che ormai sta diventando davvero critica» spiega Tonio Cantelmi, psichiatra all’Università gregoriana di Roma. «I ragazzi sono di fatto immersi in una realtà virtuale – spiega Cantelmi – che ha come prima conseguenza quella di desensibilizzare i giovani nei confronti dell’aggressività. In pratica saltano tutti gli schemi e non si ha più la percezione della gravità delle proprie azioni come appunto quella di reagire in maniera violenta contro chiunque, perfino contro il proprio genitore.