Uso di Internet in adolescenza: dipendenza o svolgimento dei compiti di sviluppo?

Fonte: Modelli della Mente 1/2023 – Autori Tonino Cantelmi e Annunziata Rizzi La relazione tra uso di Internet e svolgimento dei compiti di sviluppo in adolescenza è un ambito centrale della ricerca attuale in psicologia. Nel dibattito scientifico si confrontano vari approcci teorico-esplicativi che suscitano interessanti questioni e prospettive. La presente ricerca ha inteso approfondire questa tematica attraverso l’utilizzo di due test che indagano il costrutto di dipendenza da Internet (UADI-2) e i compiti di sviluppo in adolescenza (TCS-A). I risultati appaiono rilevanti anche dal punto di vista clinico e applicativo e si inseriscono a pieno titolo nel filone della cyberpsicologia che riconosce Internet come terreno fertile per lo svolgimento dei compiti di sviluppo in adolescenza.

Triplicati gli Hikikomori (e c’è tanto sommerso). La corsa per aiutarli

Quasi sempre la tendenza a chiudersi è accompagnata da un uso patologico della tecnologia. Ma internet, da solo, non è la causa del ritiro sociale: secondo gli esperti la tendenza alla chiusura è sempre multifattoriale: un temperamento timido, associato a un episodio di bullismo o cyberbullismo, o delle figure genitoriali poco presenti A confermare i dati dell’Ospedale pediatrico, anche un centro privato come l’Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale ITCI di Roma, guidato dallo psichiatra Tonino Cantelmi, che parla di vera e propria «emergenza». Fonte: Il Messaggero 23/10/2024

Le diverse forme di dipendenza

Oggi quanto mai la parola dipendenza è sempre presente! Si può essere dipendenti da una sostanza, ad esempio anche dalla semplice caffeina o da un comportamento come connettersi ad internet e ancora possiamo essere schiavi d’amore. Proponiamo due recensioni di alcuni libri del Prof. Tonino Cantelmi che trattano proprio questo argomento. Una affronta il tema della dipendenza da internet e l’importanza di conoscere l’argomento, non solo per cultura generale ma, anche per relazionarsi con i propri figli e l’altra esamina il tema della dipendenza affettiva e di quanto questi legami possano essere fonte di sofferenza.

Stare insieme vale più di una medicina

Coltivare amicizie e relazioni profonde, che impegnano corpo e mente, ha un effetto diretto sulla salute. Quanto uno stile di vita sano. Ma questi risultati di studi decennali ora mettono sotto accusa la ” socialità liquida” … Nel libro Schiavi d’amore (appena pubblicato dalle Edizioni San Paolo), gli psicoterapeuti Tonino Cantelmi, Emiliano Lambiase e Michela Pensavalli mettono in guardia da una nuova forma di solitudine tipica dell’epoca in cui viviamo, l’epoca dell‘iperconnessione. L’uso compulsivo degli smartphone e di altri dispositivi, si legge nel saggio, abbassa l’intensità e la durata dei legami tra le persone: «Sempre più frequentemente, le nuove generazioni preferiscono delegare anche le discussioni più delicate a un messaggio Whatsapp, faticano a incrociare gli occhi dell’altro e a parlarsi vis à vis perché di persona ci si sente più “scoperti”….

Cos’è la cyberpsicologia?

Che cosa è e di cosa si occupa questo nuovo settore della conoscenza? Secondo l’illuminante opinione del prof. Tonino Cantelmi il nostro mondo viaggia verso una colossale dipendenza dalla connessione e Internet sta diventando un nuovo modo di vivere l’esperienza. Cambia il modo di esprimere il disagio psichico, ad esempio in chat e sui social, e con esso anche il modo di curarlo.

Internet è una dipendenza come alcol, fumo e droghe

Tocchiamo lo schermo del telefono 2.617 volte al giorno, ci stiamo abituando ad essere concentrati solo tra una notifica e l’altra: medici e pazienti raccontano la patologia contemporanea. Tonino Cantelmi, psichiatra, presiede l’unica cattedra di cyberpsicologia in Italia:”Andiamo verso una colossale dipendenza da internet. Alcuni esagerano, perdendo la vita. Ma la verità è che tutti stiamo entrando nel tunnel”.

Uso dei social network e depressione, una «spirale» infinita che causa dipendenza patologica negli adulti

Uno studio Usa del 2016 ha analizzato il comportamento online di alcuni utenti. I risultati evidenziano come gli individui entrino in una vera e propria spirale patologica, che li porta a sviluppare quella che viene definita “dipendenza da internet”, ovvero un disturbo psichiatrico strettamente collegato alla depressione. A tal proposito è interessante leggere il caso clinico di A. descritto nell’articolo “Le dipendenze comportamentali” del 2004 di T. Cantelmi, E. Lambiase e A. Sessa pubblicato sulla rivista Psicoobiettivo edita dalla FrancoAngeli.

LA ADICCIÓN A INTERNET

E’ ormai scontato affermare che la tecnologia, e in particolare modo internet, ha ruolo fondamentale nella quotidianità di tutti noi, tanto che le patologie sociali stanno invadendo anche il cyberspazio, andando così a definire delle nuove patologie come la “dipendenza da Internet” o gioco d’azzardo patologico on line (oggi l’unico inserto nel DSM 5). Queste sono definite “dipendenze senza sostanza” o meglio ancora “dipendenze comportamentali”. Proponiamo un articolo in spagnolo che ripercorre le tappe della teorizzazione scientifica rispetto a queste nuove forme di Addictions. L’articolo cita il Prof. Cantelmi che nel 1999, nel corso di un convegno, ha presentato i primi casi clinici di dipendenza da internet.

Un mondo digitale e fluido: intervista a Tonino Cantelmi

Dipendenza da internet, dal cellulare, da Facebook e i social network, confini sempre più sfumati tra la nostra identità digitale e quella reale: oggi ci confrontiamo su questi temi molto attuali con il professor Tonino Cantelmi, psichiatra e autore di un saggio intitolato Tecnoliquidità (San Paolo), che mette in guardia dai rischi di un’esistenza che ruota e si sviluppa nella quotidianità sempre attorno al web. Proviamo a fare il calcolo delle quantità di ore giornaliere trascorse online, davanti al computer o ai numerosi device. A giudicare dalle tesi esposte nel libro, forse dovremmo imporci delle pause… prima di tutto per la nostra salute mentale.