Haters, quando i network dell’umano si frantumano il web si espande

“Stiamo assistendo a un incremento dell’aggressività percepita e della crudeltà. Forse si commettono piu’ o meno lo stesso numero di aggressioni, ma sono piu’ crudeli. In particolare, c’è una sorprendente crudeltà e aggressività nei bambini e negli adolescenti. Va dritto al punto, Tonino Cantelmi, presidente dell’Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale (Itci), che spiegando alla DIRE come mai stanno proliferando dentro e fuori la Rete i cosiddetti ‘haters’, esistono “due tipi di cyber-haters: gli occasionali (perché può capitare a tutti) e gli addicts dell’odio (quelli che non ne possono piu’ fare a meno, che utilizzano i social prevalentemente per aggredire)”.

Sara bruciata viva. Le fiamme hanno divorato anche la speranza di relazione

Un mix tragico e scioccante: crudeltà atroce, metamorfosi davvero troppo brutale e incomprensibile di un assassino che fino al giorno prima era un “bravo ragazzo”, indifferenza orribile e colpevole di testimoni occasionali, troppo vili o troppo distratti per trasformarsi in “eroi per caso”, inesorabile sottovalutazione dei segnali e invalicabilità di un orrido muro della non-comunicazione, barriera insuperabile tra la vittima e chi, amico, parente o collega, avrebbe potuto ricevere confidenze, lamenti e preoccupazioni.