Editoria per ragazzi: la comunicazione tecnoliquida dei nativi digitali

Intervistato da Adnkronos Salute, lo psichiatra Tonino Cantelmi, professore di psicologia dello sviluppo alla Lumsa ha dichiarato che siamo all’era della “comunicazione tecnoliquida”. Che cosa significa? In parole povere, che chi è cresciuto tra computer, videogame e tablet è dotato di un cervello più percettivo e meno simbolico. Parliamo di bambini in grado di distribuire la loro attenzione su 4/5 dispostivi allo stesso tempo.
Pubblicato il 31/10/2013

La storia, sente una voce da oltre 40 anni ma non e’ malato

Tradito dalla voce che accompagnava in segreto le sue giornate da piu’ di quarant’anni. A raccontare all’Adnkronos Salute la singolare storia di Guido (nome di fantasia), un uomo di circa 50 anni che sente una voce femminile “dolce e consolatoria”, è lo psichiatra romano Tonino Cantelmi. Per l’esperto “sentire le voci e dunque avere delle allucinazioni uditive non è sempre o necessariamente un sintomo di psicosi o di schizofrenia. Continua lo psichiatra: “C’è un popolo nascosto di ‘uditori’ che non ha nessuna patologia psichica. Sono convinto che le voci nella testa non siano sovrannaturali, ma una spia di una spiritualità profondissima dell’individuo”

Corsa alle liste, lo psichiatra avverte: in agguato la sindrome del ‘trombato’

Via via che si definiscono le liste elettorali, si infoltisce il popolo dei “trombati”, politici di lungo corso, volti celebri, peones o nomi nuovi che, nonostante i rumor, si troveranno fuori dalla sfida elettorale. Che cos’è – “Si tratta di una ‘sindrome’ che provoca ripercussioni diverse, in base al tipo di ‘trombato'”, spiega all’Adnkronos Salute lo psichiatra Tonino Cantelmi, professore di psicologia dello sviluppo alla Lumsa, che tra il serio e il faceto disegna l’identikit degli esclusi dalle liste elettorali. Le altre tipologie: il vanaglorioso, il tradito, lo snob e il riciclato.

Quando il comico è malato immaginario

Sono famosi e apprezzati per strappare un sorriso, ma molti sono comici ipocondriaci. Allen, Verdone e Villaggio l’hanno più volte affermato nelle interviste. Tonino Cantelmi, psichiatra spiega all’Adnkronos Salute: “Gli attori conoscono i meccanismi della risata perché usano il cinismo, il distacco e l’ironia, per esorcizzare le proprie ansie, depressioni e manie. La risata per loro è un meccanismo di difesa”…