Spiare non risolve i problemi:i figli hanno bisogno di dialogo e autorità

Fonte: Vero Settimanale di attualità- Anno VI n. 7 – 20 Febbraio 2010


Pubblicato il 17/02/2010

“Il troppo controllo aumenta il distacco”, spiega lo psichiatra

“Spiare non risolve i problemi: i figli hanno bisogno di dialogo e autorità”

“Controllare i propri figli con strumenti super tecnologici o semplicemente spiando conversazioni e messaggi è il sintomo dell’incapacità educativa dei genitori di oggi”. Lo afferma lo psichiatra e psicoterapeuta Tonino Cantelmi, preoccupato di fronte ad un fenomeno molto radicato nella società moderna. “Mi capita sempre più spesso di tenere lezioni in scuole per genitori. E già questo indica il loro disagio, nello svolgere il lavoro di mamme e di papà. A questo si aggiungono i dati sconfortanti che mostrano l’ossessione di molti nel controllare i movimenti dei figli”, continua Cantelmi. E, quasi sempre, questa ossessione si rivela disastrosa, considerate le aspettative dei genitori.

“Quando si va a spiare nella vita degli altri, compresi i propri figli, si scoprono cose impensabili. E in quel momento iniziano delusioni e conflitti. Oggi i genitori preferiscono spiare piuttosto che dialogare. A casa non si parla e a volte non si litiga nemmeno. E si preferisce controllare in silenzio. Pessimo metodo”, conclude lo psichiatra.

“Dico sempre che bisogna parlare con i figli, cercare un confronto. Oggi padri e madri sono più affettuosi di un tempo, ma non hanno autorità, non sono coerenti con la loro voglia di controllo non riescono a dare quella protezione che vorrebbero.

Fonte: Vero -  Settimanale di attualità- Anno VI n. 7 – 20 Febbraio 2010

Intervista Tonino Cantelmi, medico Psichiatra