Pedofilia: Apruzzese, nuove insidie web? In Social network

Fonte: Ansa del 16.11.2012


Pubblicato il 20/11/2012

Fonte: (ANSA) - ROMA, 16 NOV.

''Il principio della black list, che fino a qualche tempo fa sembrava un punto d'arrivo'' per il contrasto della pedopornografia sul web, ''ora e' superato. Ci sono le chat e i social network: una nuova rete che ha soppiantato le vecchia rete. I primi profili i ragazzi li creano gia' a 9 anni, vi inseriscono tutta la loro intimita' e possono incorrere in svariati pericoli''. Possono cadere nella rete dei pedofili, ma anche diventare bersaglio di ''cyberbullismo o cyberstalking''. E' quanto ha affermato il direttore del Servizio di Polizia postale e delle Comunicazioni, Antonio Apruzzese, durante un incontro sul contrasto alla pedofilia, oggi a Roma.

L'evoluzione delle nuove tecnologie, ha aggiunto Apruzzese, ''richiede un aggiornamento continuo: la situazione e' sempre imprevedibile e cangiante''.

In Italia si stimano circa ''100 mila pedofili - ha spiegato lo psicoterapeuta, Tonino Cantelmi - tra questi circa 10-15 mila sono definiti 'sadici', non provano senso di colpa e non sono recuperabili attraverso il trattamento terapeutico''. Si tratta di un fenomeno ancora ''troppo sommerso', ha osservato la presidente dell'associazione ''Giovanna d'Arco'', Maria Pia Capozza, ''serve una campagna di sensibilizzazione a tappeto per formare gli operatori e i genitori sui pericoli della pedofilia.E' un problema piu' culturale che legislativo''.

Video del Tg 2000 sul Convegno, con le interviste di Cantelmi e Rapetto.

Intervista prof. Cantelmi e Papetto Tg2000