I nativi del 2000: l'ultima frontiera dell'evoluzione umana

Fonte: net1news.org


Pubblicato il 17/12/2012

Quando nell'aprile del 1973 Martin Cooper inventò il primo cellulare, di certo non si aspettava che di lì a meno di 30 anni avrebbe dato luogo ad un ulteriore stato evolutivo dell'uomo. Non stiamo parlando di un'evoluzione fisica naturalmente. Secondo lo psichiatra Tonino Cantelmi la nuova generazione avrebbe un'organizzazione mentale radicalmente diversa dalle precedenti su tutti i fronti. Queste le parole dello psichiatra e professore di psicologia dello sviluppo alla Lumsa: "studi condotti in Asia hanno mostrato che siamo di fronte a una mutazione, una sorta di evoluzione dell'umanità, diventata mentalmente più rapida e davvero multitasking. Parliamo di ragazzini cresciuti a latte e tablet, in grado fin da piccoli di integrare meglio realtà e tecnologie, dominandole e rischiando molto meno rispetto agli altri di sviluppare una dipendenza da Internet, chat e giochi online". Per cui, non solo è mutato il modo di studiare (piuttosto che uno studio faticoso e duro, si privilegia una comprensione divertente e rapida), interagire (social network, chat e cellulari sono considerati modi molto più rapidi, di quanto non lo sia il tradizionale tête-à-tête), lavorare, ma addirittura ci sarebbe una predisposizione sensibilmente inferiore alla tecnodipendenza: ciò significa più efficienza. Scienza o fantascienza? "Ai posteri l'ardua sentenza".

Fonte: http://www.net1news.org/nativi-del-2000-lultima-frontiera-dellevoluzione-umana.html


Proprio della rivoluzione antropologica in atto sì è parlato nel corso del Convegno  Tecnoliquidità organizzato dall'ITCI il 14 dicembre 2012.

Grande successo di folla al Convegno ITCI sulla Tecnoliquidità!!

Tonino Cantelmi, Alessandro Meluzzi, Maria Lori Zaccaria,  Alberto Siracusano, Federico Bianchi di Castel Bianco