Come nasce una psicosi collettiva
Fonte: Il Salvagente.it
di Barbara Cataldi
Roma è salva. E' pasata la mezzanotte con cui diciamo addio all'11 maggio 2011 e nessun terremoto catastrofico ha colpito la capitale, nè il Lazio. Neanche una scossa piccola piccola, magari di magnitudo 2. Bendandi (che poverino, nelle sue carte non ha mai scritto Roma, nè tantomeno l'11 maggio) ha fallito la previsione che internauti sicuramente capaci gli hanno attribuito scatenando un passaparola (questo sì, davvero apocalittico).
L’ansia dell’uomo “tecnoliquido” Ma perché nell’ultimo decennio le notizie di disastri e finimondi hanno così tanto successo?
“Cifra emotiva della post-modernità sono ansia e perplessità. Entrambe sono le caratteristiche fondamentali dell’uomo ‘tecnoliquido’”, spiega Tonino Cantelmi, psichiatra e presidente dell’Istituto di Terapia cognitivo-interpersonale. “Immersi grazie ai mezzi tecnologici in un mondo fatto di un flusso continuo di informazione non possiamo ricordare tutto. Per questo ricordiamo solo ciò che ci emoziona e ci provoca paura”. Il risultato è che qualunque previsione catastrofica affascina tantissime persone, salvo poi essere dimenticata velocemente quando non ci spaventa più.
Fonte: ilsalvagente.it