Psicoterapia cognitiva interpersonale: origini e prospettive

Modelli per la Mente - Anno IV - n.1/2011


Pubblicato il 07/09/2011

Nuovo numero di Modelli per la Mente  - Anno IV - n.1/2011

Numero dedicato al  COGNITIVISMO INTERPERSONALE

Editoriale

Psicoterapia cognitiva interpersonale: origini e prospettive

di Tonino Cantelmi

Il Cognitivismo Interpersonale è una realtà. Lo testimonia la nascita, nel 2010, dell’Istituto di Terapia Cognitivo-Interpersonale di Roma (www.itci.it). Espressione di tale realtà è, oggi, la decisione di dedicare questa rivista scientifica allo sviluppo e alla divulgazione del nostro metodo psicoterapeutico, con la cura della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Interpersonale (SCINT www.cognitivointerpersonale.it), autorizzata dal MIUR già dal 2008. Il Cognitivismo Interpersonale è un’avventura in corso. Lo testimoniano le tante pubblicazioni scientifiche e i lavori di ricerca che ex allievi, colleghi, docenti e terapeuti hanno messo in campo: il modello è già, ma non ancora. È già, perché il riferimento a Guidano e l’integrazione della Benjamin costituiscono un saldo e completo punto di partenza.

Non ancora, perché la vivacità della ricerca e il fiorire di contributi aprono nuove piste ricche di novità interessanti. Il Cognitivismo Interpersonale è una speranza. Lo testimoniano i tanti terapeuti che nella loro prassi si ispirano al nostro approccio e i loro sempre più numerosi pazienti e lo conferma il proliferare di Centri Clinici che si ispirano al Cognitivismo Interpersonale. Il Cognitivismo Interpersonale è dunque realtà e futuro. Ove si riprende e rilancia l’originalità del contributo del post razionalismo di Guidano, arricchendolo con l’integrazione del modello Interpersonale e si apre a spunti nuovi e di estremo interesse, con la finalità di essere il momento di sintesi più attuale e completo del Cognitivismo Interpersonale in Italia.

Articoli Monografici

Dal post razionalismo al cognitivismo interpersonale

Maria Beatrice Toro 1, Maria Concetta Ascrizzi 2, Tonino Cantelmi 3

1 Psicologa, Psicoterapeuta, Direttore Didattico SCINT, Coordinatore ITCI
2 Psicologa, SCINT, ITCI
3 Psichiatra, Psicoterapeuta, Direttore Scientifico SCINT, Presidente ITCI

Riassunto

Sono descritti il pensiero e il modello teorico di riferimento di Vittorio Guidano, soprattutto la sua concezione dell’individuo e gli ulteriori sviluppi che ne conseguono; si propone, poi, una riflessione sulla teoria di John Bowlby entro una lettura bidimensionale dell’attaccamento. Vengono prese considerazione le Organizzazioni di significato personale e le corrispettive dimensioni psicologiche del Sé, ossia la inwardness/outwardnesse la field-dependence/field-independence. Nel tentativo di spostarci da una visione centrata prevalentemente sul Sé al cognitivismo interpersonale è stata fornita una nuova concezione dell’individuo e della psicoterapia, rispettando il senso del pensiero di Vittorio Guidano.

Parole chiave: cognitivismo, costruttivismo post razionalista, organizzazione di significato personale, attaccamento,cognitivismo interpersonale, autostima.

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La tecnica dell’Auto-Osservazione Strategica secondo il modello Cognitivo-Interpersonale

Emiliano Lambiase1, Maria Beatrice Toro2, Michela Pensavalli3, Tonino Cantelmi4

1 Psicologo, Psicoterapeuta, Coordinatore ITCI
2 Psicologa, Psicoterapeuta, Direttore Didattico SCINT, Coordinatore ITCI
3 Psicologa, Psicoterapeuta, Coordinatore didattico SCINT, Coordinatore ITCI
4 Psichiatra, Psicoterapeuta, Direttore Scientifico SCINT, Presidente ITCI

Riassunto

In questo articolo descriviamo una tecnica, chiamata Auto Osservazione Strategicam il cui scopo è di aumentare la consapevolezza. La centralità della dimensione interpersonale e del ruolo che essa ricopre nella formazione della personalità conduce il nostro approccio ad andare al di là di una valutazione centrata esclusivamente sulla coerenza all’interno della mente, arrivando a concentrarci specificatamente sulla relazione tra sé e gli altri, tra il paziente e il terapeuta. Questa tecnica è stata concepita in accordo con l’integrazione concepita all’interno del modello Cognitivo-Interpersonale, il cui nucleo teorico è composto dal post-razionalismo di V. Guidano e dall’Analisi Strutturale del Comportamento Interpersonale di L.S. Benjamin. Nel modello Cognitivo-Interpersonale l’Auto Osservazione Strategica si basa sulla tecnica della “moviola”, elaborata da V. Guidano, alla quale vengono aggiunti dei riferimenti specifici ai pattern interpersonali del paziente, grazie all’utilizzo del modello ASCI.

Parole chiave: autoconsapevolezza, cicli interpersonali, cognitivo interpersonale, relazione, moviola.

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La psicoterapia cognitivo interpersonale nel Disturbo di Panico

Tonino Cantelmi1, Maria Beatrice Toro2, Michela Pensavalli3

1 Psichiatra, Psicoterapeuta, Direttore Scientifico SCINT, Presidente ITCI
2 Psicologa, Psicoterapeuta, Direttore Didattico SCINT, Coordinatore ITCI
3 Psicologa, Psicoterapeuta, Coordinatore Didattico SCINT, Coordinatore ITCI

Riassunto

Nel presente lavoro descriviamo la prassi clinica secondo l’approccio cognitivo interpersonale al trattamento del Disturbo di Panico. È questo un disturbo molto frequente nella popolazione generale e, negli ultimi decenni, si è osservato un notevole incremento dell'interesse verso la sua eziopatogenesi e cura. L’approccio cognitivo interpersonale legge lo scompenso fobico come l’espressione di tensione non riconosciuta e non collegata alle caratteristiche interiori e agli eventi emotigeni alla persona immediatamente prima dello scompenso.Nel presente articolo viene collegato lo scompenso fobico all’organizzazione di significato fobica, incentrata su un’oscillazione emotiva prevalente (tra paura e curiosità) e su una semantica del tipo controllo-perdita di controllo, forzadebolezza,  sicurezza-pericolo.

Parole chiave: tecnica psicoterapeutica, cognitivismo post razionalista, terapia interpersonale, psicoterapia cognitivo interpersonale, auto osservazione strategica, organizzazione di significato fobica.

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Il trattamento delle fobie specifichenell_infanzia: un caso clinico di ornitofobia

Maria Beatrice Toro1, Claudia Romani2, Tonino Cantelmi3

1Psicologa, Psicoterapeuta, Direttore Didattico SCINT, Coordinatore ITCI
2 Dottore in Psicologia (Primo Ciclo), Collaboratore SCINT
3 Psichiatra, Psicoterapeuta, Direttore Scientifico SCINT, Presidente ITCI

Riassunto

Ogni fase dello sviluppo del bambino è caratterizzata da paure.Tali paure possono essere “fisiologiche”, ma assumono un significato patologico e si tramutano in fobie specifiche se condizionano significativamente la vita e il comportamento del bambino per periodi di tempo prolungati. Nel seguente articolo illustreremo il caso clinico di un bambino che presenta una fobia specifica verso i piccioni. Il trattamento utilizzato è stato strutturato secondo un approccio cognitivo-comportamentale. Le tecniche impiegate sono state principalmente: l’esposizione graduale all’oggetto fobico tramite video e in vivo, la desensibilizzazione sistematica e lo shaping. Attraverso la STAI (State-Trait Anxiety Inventory) è stato inoltre possibile misurare il livello di ansia, sia di tratto che di stato, durante tutto il corso del trattamento (pre-trattamento, 2 mesi, 7 mesi,1 anno). Dai valori di tale scala è emerso che il punteggio dell’ansia di stato è diminuito del 50%; tale risultato è stato confermato anche dai resoconti verbali del paziente che sostiene di non sperimentare più una forte ansia di fronte all’oggetto fobico e di non attuare più comportamenti di evitamento e fuga.

Parole chiave: ornitofobia, fobia specifica, terapia cognitivo-comportamentale, ansia, evitamento e fuga, esposizione in vivo, STAI

Il trattamento delle fobie specifiche nell'infanzia un caso clinico di ornitofobia

INDICE DEL NUMERO COMPLETO

EDITORIALE

  • Tonino Cantelmi: Psicoterapia cognitiva interpersonale: origini e prospettive, 5

SEZIONE MONOGRAFICA: IL COGNITIVISMO INTERPERSONALE

  • M.B. Toro, M.C. Ascrizzi, T. Cantelmi: Dal post razionalismo al cognitivismo interpersonale, 7
  • E. Lambiase, M.B. Toro, M. Pensavalli, T. Cantelmi: La tecnica dell’Auto-Osservazione Strategica secondo il modello Cognitivo-Interpersonale, 13
  • T. Cantelmi, M.B. Toro, M. Pensavalli: La psicoterapia cognitivo interpersonale nel Disturbo di Panico, 31
  • M.B. Toro, C. Romani, T. Cantelmi:Il trattamento delle fobie specifiche nell’infanzia:un caso clinico di ornitofobia, 43

CONTRUBUTI ORIGINALI

  • S. Bruno, G. Castoro:L’asma bronchiale nella prima infanzia. Aspetti clinici e analisi delle possibili interferenze nella strutturazione del legame madre-bambino, 49
  • R. Menarini, V. Montefiori:Il sogno nel sogno. Una ricerca sulla rappresentazione filmica dei sogni, 71

NOTIZIE DA SCINT-ITCI

  • M. De Luca: Convegni annuali della scuola, 85
  • N. Grappone: Corso base in Psicologia Giuridica, 88
  • M. Pensavalli: Partecipazione al progetto europeo “Using New Media to prevent and combat against Media violence”, 89
  • C. Romani, M.B. Toro: Il nostro Work in progress sull’ADHD, 91

RUBRICHE

  • Libri e psiche Michela Pensavalli, 93
  • Cinema e psiche Pasquale Laselva, 94
  • Arte e psiche, Martina Aiello, 95
  • Web e psiche Maria Beatrice Toro, 96